VIBO VALENTIA Antonio Decaro arriva poco prima delle 18:30 nel suggestivo atrio di Palazzo Gagliardi, dove appena due mesi fa ha fatto visita la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Ad accoglierlo non solo i tanti sostenitori dem e del candidato Enzo Romeo, ma anche i big regionali del partito: c’è il senatore Nicola Irto, ci sono i candidati alle europee Jasmine Cristallo e Luigi Tassone, c’è il consigliere regionale Raffaele Mammoliti e anche il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà. La prima stretta di mano è ovviamente con il “protagonista”, l’ex presidente della provincia che punta a “rompere” il monopolio vibonese del centrodestra. «Sono felice di incontrare Enzo che spero possa avere l’onore di fare il mestiere più bello del mondo» afferma il primo cittadino di Bari e candidato alle europee nella circoscrizione Sud. «Fare il sindaco significa essere vicini a quelle che sono le problematiche, le difficoltà della propria comunità, ma anche i sogni, le aspirazioni e le ambizioni che è la parte più bella».
Da Decaro l’auspicio che Romeo «possa affrontare questa avventura nei prossimi giorni con la comunità. È una bella esperienza, lo dico io che il sindaco non lo volevo neanche fare. E invece è stata l’esperienza più bella della mia vita». Sulle ultime polemiche che lo hanno coinvolto insieme al governatore Emiliano, con lo spettro dello scioglimento per infiltrazioni nel suo Comune, il sindaco cita l’ormai celebre motto «male non fare paura non avere» e aggiunge: «C’è stato un attacco mediatico utilizzando alcune parole che volevano raccontare una questione che era stata caricata di un significato che non aveva. La risposta non l’ho data io, l’ha data la città con una manifestazione e con il corteo storico del santo patrono dove ho sfilato con i sindaci di tutto il mondo che sono gemellati con Bari. La città mi ha mostrato ancora una volta tanto affetto, è stato emozionante».
Decaro, tra le altre cose presidente nazionale dell’Anci, si esprime poi proprio sulla discussa legge sullo scioglimento dei comuni, criticata da più parti e anche dai sindaci del vibonese colpiti dal provvedimento, per ultimo quello di Tropea Giovanni Macrì. «In realtà la legge è stata già modificata in bozze, gli ultimi due ministri lo hanno già fatto. C’è una modifica della norma che permette alle amministrazioni comunali di avere una sorta di contraddittorio e questo è stato aggiunto due ministri fa». Decaro dal palco difende l’Europa «di Spinelli, del manifesto di Ventotene e di David Sassoli» e attacca l’autonomia differenziata: «Mentre noi cerchiamo un’Europa unita chi ci governa vuole spaccare l’Italia non solo con l’autonomia differenziata, ma con la norma della fiscalità regionale. Meloni dice che per noi del Sud l’autonomia è un vantaggio perché responsabilizza i politici regionali, ma io non ho bisogno di essere responsabilizzato. Ho giurato sulla Costituzione e ho fatto crescere la mia città. Non è questione di responsabilità o di amministrazione, è questione di risorse e al Nord ne ricevono più di noi».
“Ricambia” le parole di stima per il sindaco di Bari Enzo Romeo, che sabato scorso ha presentato la sua “squadra” che si contenderà il Consiglio comunale alle prossime elezioni di giugno. «Decaro è un sindaco vero, che fa il suo mestiere con grande passione e fermezza e questo può essere uno slancio per noi». Dopo Schlein, Conte e Decaro per Romeo conta soprattutto l’appoggio degli elettori. «Il feedback che stiamo ricevendo è estremamente positivo. I cittadini vogliono un cambiamento e vedono nella mia figura passione e amore per questa città. C’è sicuramente entusiasmo intorno alla coalizione progressista». Sulle ambizioni Romeo si mostra fiducioso, ma anche realista: «Ognuno vorrebbe vincere al primo turno, ma è chiaro che con quattro candidati sarà un po’ difficile dal punto di vista matematico. È ovvio che noi ce la metteremo tutta per vincere al primo turno». Il candidato del fronte progressista lancia poi una “stoccata” alle candidature altrui: «Noi abbiamo belle liste e non semivuote come in altre situazioni». Liste del fronte progressista costruite «in nome della legalità e della trasparenza, che sono fulcro della nostra campagna elettorale e lo saranno anche nella nostra azione amministrativa», conclude Romeo. (Ma.Ru.)
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