COSENZA «Una belva che andava risvegliata»: per il «corpo sanitario sano e competente» dell’Annunziata usa una metafora che resta, il commissario straordinario dall’Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar. Raccontare il nuovo corso alla vigilia dell’estate è in parte un aggiornamento del consuntivo dei primi 12 mesi di lavoro che concede a margine della presentazione dell’open day in programma a inizio giugno: non l’unica novità alle porte dell’estate se solo si pensa alla «rivoluzione» del Pronto soccorso: «E’ un lavoro sotterraneo che sta prendendo forma – commenta –. Siamo nella fase finale dei lavori di ristrutturazione che raddoppieranno gli spazi da 350 a 800 metri quadri, un’area che comprenderà anche 7 ambulatori polifunzionali. Conto di anticipare la consegna dei lavori prevista entro luglio. In estate confermeremo il Codice Calore per anziani e pazienti fragili mentre è sempre attiva l’app che monitora l’andamento degli accessi alle 12 e alle 19. E poi non dimentichiamo i 12 nuovi posti letto nell’ex reparto Cosco da una settimana».
De Salazar non nasconde l’ottimismo anche se ammette di essere «consapevole che siamo a un terzo del percorso», punta molto sull’integrazione con l’Unical così come sulla prevenzione: un dato emblematico riguarda oncologia – guidata da pochi mesi da Carlo Capalbo, professionalità “di ritorno” – con le visite più che raddoppiate (da 46 a 100 ogni dieci giorni) mentre la Nefrologia procede con i trapianti da viventi e la centrale di sterilizzazione. Restando alla dotazione strumentale, il commissario dell’Ao elenca le nuove Tac e risonanza in programma, «entro dicembre 2024 assisteremo a un sostanziale miglioramento delle cure. È una rigenerazione dell’ospedale, l’utenza non deve avere alcuna sfiducia perché l’Annunziata ha ottimi professionisti, e fa registrare un miglioramento continuo».
Poi un ultimo dato: +1700 interventi chirurgici nel 2023, anno del suo insediamento. Di qui l’ultima riflessione, ancora per i “suoi” camici bianchi: «Un corpo valido che aspettava solo di essere risvegliato. È un peccato che qualche singolo rovini tutto».
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