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Divorzio & Divorzio

Il divorzio venne introdotto in Italia con la legge n. 898 del 1/12/1970 proposta dai deputati Loris Fortuna (socialista) e Antonio Baslini (liberale).  Quest’ultimo, poco conosciuto, a differenza…

Pubblicato il: 15/05/2024 – 8:58
di Bruno Gemelli
Divorzio & Divorzio

Il divorzio venne introdotto in Italia con la legge n. 898 del 1/12/1970 proposta dai deputati Loris Fortuna (socialista) e Antonio Baslini (liberale).  Quest’ultimo, poco conosciuto, a differenza di Fortuna che aveva la doppia tessera del Partito Radicale, e altrettanto poco ricordato, presentò durante la sua carriera parlamentare una serie di progetti di legge importanti,  come quella contro l’immunità parlamentare e per l’introduzione dell’ora legale. Nel 1974, nelle giornate del 12 e 13 maggio, si svolse il referendum abrogativo della citata legge promosso da un comitato presieduto da Gabrio Lombardi che si fece portavoce dell’ampia contrarietà cattolica.La campagna elettorale referendaria fu molto combattuta. La Chiesa mobilitò tutti gli strumenti, diretti e indiretti, in proprio possesso. Ma c’era un clima post-conciliare e l’Italia del tempo, sebbene rimanesse in maggioranza devotamente cattolica, fece il grande salto. Non vinse tanto l’Italia laica, perché senza il voto dei cattolici il No non avrebbe mai vinto, ma l’Italia che si emancipava e usciva dall’ipocrisia dei sepolcri imbiancati.Vinsero i No con 19.138.300 voti pari al 59,30 %, contro i 13.157.558 pari al 40,70 % dei voti. La partecipazione al voto fu altissima: 87,70 %. Lo scontro fu aspro perché venne sconfitta la potentissima Dc, allora guidata da Amintore Fanfani (che pagò politicamente cara la sconfitta), e con essa il Vaticano che impostò, attraverso la Conferenza episcopale italiana, una campagna basata sui fulmini e sulle saette degli anatemi.  La legge sul divorzio, in definitiva, ebbe due momenti. L’approvazione, come detto, nel 1970 e il referendum abrogativo che si tenne in Italia il 12 e 13 maggio 1974. Cinquant’anni fa esatti. La Calabria votò in modo difforme: nel 1970 prevalsero i SI con il 50 per cento dei voti, ovvero per l’introduzione del divorzio nell’ordinamento giuridico italiano. Nel 1974 la situazione si capovolse: al referendum prevalsero ancora i SI, con il 50,85 per cento, ma con un significato opposto. A quei tempi più che un voto politico e ideologico fu un voto per la modernità dei costumi. Lo dimostra il fatto che, in presenza di uno zoccolo molto duro e alto del clericalismo storico, si fece largo una visione moderna della società.All’interno del voto referendario calabrese i risultati furono a macchia di leopardo, da provincia a provincia. Nella vecchia provincia di Catanzaro prevalse il NO, eccetto Vibo Valentia. In quasi tutta la provincia di Cosenza prevalse il NO. All’opposto fu il risultato della provincia di Reggio Calabria, compreso il capoluogo.

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