COSENZA Maria Pia Funaro, candidata alle elezioni europee per Alleanza Verdi Sinistra, nella Circoscrizione Sud, esprime la sua ferma opposizione alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, ribadendo l’importanza di concentrarsi sulle vere priorità per Calabria e Meridione. “Non si mette in dubbio la validità tecnica dell’opera,” dichiara Funaro. “L’ingegneria moderna può superare qualsiasi ostacolo con adeguate opere complementari, ma a quale costo? Le risorse destinate a un progetto di tale portata e con impatti ambientali devastanti potrebbero essere investite in maniera più efficace.” Funaro sottolinea la situazione critica delle infrastrutture nel Sud Italia, in particolare delle aree interne, evidenziando come, in alcune zone periferiche della Calabria, un’ambulanza impieghi più di mezz’ora per rispondere a una chiamata a causa delle pessime condizioni delle infrastrutture esistenti. “È inaccettabile,” continua Maria Pia, “che si pensi di drenare risorse rilevanti per un’opera del genere quando le priorità dovrebbero essere la modernizzazione delle infrastrutture esistenti, migliorare i servizi sanitari, e garantire strade sicure e veloci per tutti i cittadini. La situazione della mobilità delle aree interne è preoccupante e di fatto impedisce a migliaia di cittadini del Mezzogiorno di accedere a servizi essenziali per la cura e lo sviluppo della persona”. Maria Pia Funaro parteciperà alla manifestazione contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto che si terrà il 18 maggio a Villa San Giovanni. Insieme a lei, saranno presenti il Segretario Nazionale e Deputato AVS Angelo Bonelli, il Coordinatore Regionale di Europa Verde Calabria Giuseppe Campana, il Segretario Regionale di Sinistra Italiana Fernando Pignataro e gli altri candidati alle Elezioni Europee, Mimmo Lucano e Gerardo Pontecorvo. Il Coordinamento Verdi Sinistra della Calabria sostiene questa manifestazione, condividendo pienamente il bisogno di una reazione forte contro questo progetto scellerato. “Ogni giorno di più si rivela irrealizzabile, incompatibile economicamente e insostenibile dal punto di vista ambientale e paesaggistico, geologico e ingegneristico,” afferma Funaro. “Trovo poi sconcertante che i documenti del contratto tra lo Stato italiano e i privati che costruiranno il Ponte siano secretati. Un gravissimo deficit di trasparenza per un’opera che impiega 15 miliardi di risorse pubbliche. È una grande trovata propagandistica del Governo delle destre, una speculazione politica – conclude Funaro – che potrebbe danneggiare centinaia di cittadini, lasciarli senza casa e distruggere due intere comunità.”
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