COSENZA Amaco si può salvare. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della missiva inviata da Fernando Caldiero – curatore fallimentare della società che gestisce il Tpl a Cosenza – inviata al sindaco Franz Caruso, all’assessore regionale ai trasporti Emma Staine, ai sindacati ed ai creditori dell’azienda sottoposta a liquidazione giudiziale. Dopo la notizia anticipata ieri dal Corriere della Calabria (leggi qui), siamo in grado di fornirvi i contenuti della relazione redatta dai legali Bruno Bitetti e Luca Petruzzi in merito alla possibilità di vendere o affittare l’azienda. Una soluzione, che evidentemente non solo salvaguarderebbe il futuro di Amaco, ma soprattutto quello dei suoi dipendenti. E questa mattina, si è tenuta una riunione tra la Regione, Cometra e il sindaco di Cosenza per individuare una soluzione. In attesa dei necessari riscontri giuridici, si è giunti ad una soluzione comune in grado di garantire il servizio pubblico e la tutela dei posti di lavoro. Massima intesa, questo quanto trapela, tra la Regione e il Comune di Cosenza.
Amaco – società il cui capitale è interamente detenuto dal Comune di Cosenza – gestisce il servizio di Tpl urbano nei comuni di Cosenza e Castrolibero. La gestione dei servizi di trasporto avviene in qualità di consorziata del Consorzio Cometra. Amaco è stata interessata da una procedura di fallimento, poi è stata dichiarata la liquidazione giudiziale della società da parte del Giudice delegato. La gestione è in mano ad un commissario. Cometra, tramite di un legale, ha trasmesso una formale contestazione alla società, «in quanto – a dire del consorzio – non vi sarebbe alcuna facoltà di Amaco (e, per essa, del Commissario) di vendere il ramo di azienda della società dedicato al Tpl».
Su quest’ultima analisi, intervengono i pareri forniti dai due legali, secondo i quali è opportuno affermare «l’impossibilità per il consorzio Cometra di erogare in proprio i servizi de quibus – con conseguente necessaria erogazione dei servizi di Tpl esclusivamente da parte degli operatori consorziati – sulla base di plurime e correlate ragioni». I legali citano il Piano industriale, presentato da Cometra ed approvato dalla Regione Calabria, dove viene precisato che il Consorzio è stato
costituito al fine di «realizzare una concentrazione di esercizi che possa dare una
adeguata razionalizzazione e un miglioramento dell’offerta di servizio». Dalla lettura del Piano industriale, i legali ritengono che Amaco sia «il soggetto titolato a gestire ed esercire i servizi di Tpl urbano nel Comune di Cosenza».
A parere di chi scrive, Cometra è un consorzio ordinario e dunque, per i due avvocati, «appare ragionevole ritenere che il consorzio agisca esclusivamente per conto delle imprese consorziate e non anche in nome proprio e con propri asset, non avendo alcuna facoltà di eseguire direttamente i servizi di trasporto pubblico “assegnati” alle singole consorziate». La titolarità e la disponibilità della gestione dei servizi di Tpl, dunque, «appartiene alle singole consorziate e non a Cometra». A parere dei legali, infine, Amaco è il soggetto gestore del servizio di Tpl urbano nei comuni di Cosenza e limitrofi e che, pertanto, «possa procedere all’alienazione o all’affitto del ramo di azienda dedicato al Tpl ricomprendente tale rapporto consortile».
(f.benincasa@corrierecal.it)
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