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Il caso

Attentato in Slovenia: Fico stabilizzato, ma in condizioni «ancora gravi»

L’ultimo dispaccio medico sulle condizioni cliniche del premier

Pubblicato il: 16/05/2024 – 10:15
Attentato in Slovenia: Fico stabilizzato, ma in condizioni «ancora gravi»

BRATISLAVA Le condizioni del premier slovacco Robert Fico dopo l’intervento chirurgico si sono stabilizzate ma sono ancora gravi: lo ha annunciato il ministro della Difesa Robert Kalinak, come riporta l’agenzia Tasr. «Durante la notte scorsa i medici» dell’ospedale Roosvelt a Banska Bystrica «sono riusciti a stabilizzare lo stato del paziente. Oggi intraprenderanno altri passi per il suo recupero», ha detto Kalinak in dichiarazioni ai cronisti davanti all’ospedale, rilanciate dall’emittente televisiva slovacca Ta3. Fico è stato operato per cinque ore, ora si trova in un reparto di terapia intensiva.

L’attentato al premier slovacco Fico 

Il premier slovacco Robert Fico

Fico è in bilico tra la vita e la morte per i colpi di pistola che gli ha sparato un 71enne colpendolo anche all’addome mentre era in una cittadina del centro della Slovacchia. L’attentato al primo ministro populista e filorusso di nuovo in carica dall’ottobre scorso ha sollevato un’ondata di sdegno e shock a livello internazionale, dal presidente Joe Biden a quello russo Vladimir Putin, passando per i vertici dell’Ue che parlano di «attacco alla democrazia».   
Secondo le prime ricostruzioni, Fico è stato colpito da tre dei cinque colpi esplosi dall’attentatore: due al braccio e uno all’addome. L’attacco è avvenuto davanti a un centro culturale di Handlova, cittadina a circa 200 km di auto a est della capitale Bratislava, dove si era appena tenuta una riunione di governo. Fico è stato trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale ‘Roosevelt’ di Banska Bystrica, circa 35 km in linea d’aria da Handlova, dov’è stato ricoverato in un primo momento in un’unità di chirurgia vascolare per poi essere operato.
L’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio della riunione, prima di fare fuoco ha gridato «Robo, vieni qui!». I due video più rilanciati su internet mostrano i primi secondi dopo gli spari. In uno si vedono due uomini della sicurezza che trasportano di peso Fico facendolo entrare in un’Audi nera, con il premier che – evidentemente per la ferita allo stomaco – trascina i piedi. In un altro filmato due poliziotti e due persone in borghese ammanettano qualcuno riverso a terra: l’attentatore contro cui è stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione.
I media slovacchi riferiscono che l’anziano, Juraj Cintula, ha sparato con una pistola legalmente posseduta. L’uomo aveva lavorato nel 2016 «per un servizio di sicurezza privato», ha pubblicato «diverse raccolte di poesie» oltre a un romanzo e ha anche raccolto firme per fondare un “movimento contro la violenza”. Il figlio ha ammesso che Cintula «non ha votato» per Fico, ma non sa spiegarsi il gesto del genitore. «L’ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo», ha confessato l’uomo durante l’interrogatorio di cui i media locali hanno rilanciato alcune immagini. «È stato un agguato politico», ha denunciato non a caso il ministro della Difesa Robert Kaliňák accorso con altri colleghi all’ospedale di Banska Bystrica.

Il profilo del premier

Quattro volte premier (aveva già guidato esecutivi nel 2006-10 e nel 2012-18), Fico è un veterano della politica slovacca che dopo aver vinto le elezioni del settembre scorso sta spostando l’orientamento della politica estera di Bratislava verso la Russia, allineandosi all’ungherese Viktor Orban: fra l’altro ha messo in discussione la sovranità dell’Ucraina e ha chiesto un compromesso con Mosca pur di far finire la guerra di aggressione russa. Da quando è in carica, e tenendo fede alla sua promessa di non fornire a Kiev «neanche un proiettile», ha smesso di inviare armi pagate con fondi pubblici agli ucraini.
Duro con migranti e minoranze Lgbt, Fico ha provocato proteste di massa con riforme controverse, tra cui una legge sui media accusata di compromettere l’imparzialità della televisione e della radio pubblica. A causa dell’attentato, due partiti di opposizione slovacchi anno annullato una protesta indetta per oggi proprio in difesa dell’indipendenza della tv e radio pubblica.

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