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Pnrr, ambiente e ponte: due diversi europeismi nelle parole di Funaro (Avs) e Mascaro (Stati Uniti d’Europa)

L’ultimo sindaco di Rossano prima della fusione e l’ex dem vicesindaca di Cosenza nel confronto su L’altro Corriere Tv

Pubblicato il: 16/05/2024 – 7:50
Pnrr, ambiente e ponte: due diversi europeismi nelle parole di Funaro (Avs) e Mascaro (Stati Uniti d’Europa)

LAMEZIA TERME Due forze diversamente europeiste ma molto più vicine di quanto un cartello moderato (Stati Uniti d’Europa) e quello più a sinistra (Alleanza Verdi e Sinistra) possano far pensare: negli studi de L’altro Corriere Tv (canale 75) si sono confrontati, incalzati e stimolati da Danilo Monteleone e Ugo Floro per una nuova puntata di “Telesuonano”, i candidati nella circoscrizione sud Stefano Mascaro, esponente dei renziani che torna nell’agone politico dopo 6 anni ed ultimo sindaco di Rossano prima della fusione con Corigliano, e l’ex pd Maria Pia Funaro, già vicesindaca di Cosenza che da qualche giorno ha ufficializzato il suo addio ai democrat.

Con l’ambiente si entra subito in medias res, non foss’altro che Funaro da ingegnere si occupa di depurazione e procedure di infrazione dall’Ue (la Calabria ne ha tre: il primo risale esattamente a vent’anni fa), nella struttura commissariale che – sospira – «da dieci anni cerca di portare avanti i suoi programmi, con non poche difficoltà»; in generale «fare marcia indietro sul green deal non è concepibile». Sulla tormentata militanza nel Pd, Funaro parla di «5 anni di impegno nelle tematiche ambientali, poi l’isolamento e il mobbing politico fino alla scarsa agibilità interna al partito e infine la decisione di dire addio, una scelta meditata arrivata sette mesi dopo lo strappo: ma non volevo fare più la figurante. In AVS il passaggio è stato naturale perché parliamo di un’alleanza che nasce su temi su cui ho trovato convergenza. Sono contenta che chi mi conosce è contento della scelta e mi dice “è naturale che oggi tu sia qui”, la mia candidatura è stata accolta molto bene. Penso che questa sia la fase di costruzione di un progetto duraturo a sinistra e la mia collocazione è qui: voglio riprendere i rapporti e stare tra la gente, io d’altra parte vengo dai movimenti e dal mondo delle associazioni».

Maria Pia Funaro

È un progetto legato alla leadership di Renzi invece la lista Stati Uniti d’Europa, «ma il mio – puntualizza Mascaro – è il contributo a un progetto che naturalmente continuerà anche dopo l’8 e 9 giugno. Chi critica Renzi per la sua stagione di riforme dovrebbe pensare ai danni che ne hanno fatte altre a partire dal taglio dei parlamentari, che ad esempio ha comportato la presenza di un solo senatore per Cosenza e Crotone». Poi i temi meno politici ma contenutistici: Mes, pace e difesa comune, credito, turismo e agricoltura «dove ci sono troppe regole diverse tra loro mentre io penso a una Ue più equa, ricordo ancora una volta quanto fatto da Renzi premier nella fiscalità di vantaggio per gli agricoltori in tema di Irap e Imu, misure che la Meloni ha tolto».

Funaro si dice «preoccupata dalla partecipazione al voto, benché la politica locale dipenda da cosa si decide nell’Ue», mentre sui conflitti pensa che «con l’invio costante di armi non si risolvono ma si alimentano», una posizione non tanto lontana da quella di Mascaro: «Credo nella mediazione, certo con figure come Di Maio non è facile, noi abbiamo come riferimento personaggi della statura di Mario Draghi. Sull’Ucraina penso che davanti a un invasore anche l’invaso deve difendersi. Spero in un accordo, sebbene negli Usa si profili una situazione  problematica sia che vinca Trump sia che vinca Biden».

Stefano Mascaro

Infine il lungo capitolo dei fondi Ue e delle infrastrutture. «Il Pnrr – commenta Mascaro – serve a fare recuperare i territori a rischio: io rappresento lo Jonio, un territorio maltrattato, il più ricco eppure il più lontano della Calabria. Penso all’aeroporto di Crotone o a quello della Sibaritide, al trasporto ferroviario che solo adesso grazie al Sibari-Bolzano possiamo usare grazie ai due milioni all’anno che diamo a Trenitalia perché ci dà un servizio». Per Funaro «il Pnrr e l’autonomia differenziata sono un ossimoro: guardiamo all’Europa mentre il progetto è quello di spaccare l’Italia in temi cruciali come sanità, servizi, scuola: la Calabria non può restare fuori dall’Europa». E il Ponte sullo Stretto? Se per Funaro «è importante ma non prioritario, infatti sabato 18 saremo a Villa San Giovanni per manifestare contro un’opera suggestiva ma che non basta a rendere centrale la Calabria, per non parlare dell’impatto ambientale e delle 130 prescrizioni del Ministero che intanto rallentano la tempistica». Secondo Mascaro «voler andare di fretta in Sicilia non fa bene alla Calabria. Noi siamo un albergo diffuso, potremmo puntare sul recupero di paesi a rischio spopolamento e dissesto idrogeologico – conclude in riferimento alle potenzialità turistiche che per Funaro sono strettamente connesse proprio al potenziamento della rete infrastrutturale –, magari investendo in un turismo ricco, della terza età come in Portogallo, facendo leva anche sul nostro bel clima. E invece continuiamo a cercare ciò che non abbiamo invece di valorizzare quello che già c’è».   

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