COSENZA Non c’è più l’ombra del dubbio: Katya Gentile aderisce ufficialmente alla Lega, confermando quanto anticipato nei mesi scorsi (e ribadito anche ieri) dal Corriere della Calabria. Alla sua adesione ufficiale, in programma domani in un hotel di Cosenza, parteciperanno, tra gli altri, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il vero “braccio operativo” di Matteo Salvini in terra calabra, e il responsabile della campagna elettorale della Lega in Calabria, Rossano Sasso, oltre ai big regionali della Lega. Katya Gentile ha deciso di lasciare Forza Italia, con cui era stata eletta in Consiglio regionale nell’ottobre del 2021, lo scorso 13 aprile, con una nota di fuoco nella quale contestata al partito azzurro di averla delegittimata nella sua azione politica, ma già da mesi aveva manifestato una serie di malumori all’indirizzo della gestione del partito. Un addio fragoroso e rumoroso, quello di Katya Gentile, che passa con la Lega nel pieno della campagna elettorale delle Europee che sta vedendo un duro “braccio di ferro” tra i due partiti alleati, Forza Italia e Carroccio. Ma la decisione di Katya Gentile di lasciare Forza Italia rappresenta anche uno strappo in una delle storiche “dinastie” politiche della Calabria, quella dei Gentile, con Katya, figlia del più volte assessore regionale e del già sindaco di Cosenza Pino, che lascia il partito azzurro nel quale invece continuano a militare il cugino Andrea già parlamentare di Fi nella passata legislatura, figlio del più volte sottosegretario Tonino, presente peraltro in prima fila alla recente convention di Forza Italia con il leader Antonio Tajani, con il governatore Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia, e con il coordinatore regionale del partito Francesco Cannizzaro, Ovviamente, il posizionamento di Katya Gentile sarà destinato a cambiare gli equilibri nella coalizione di centrodestra, considerando che la Gentile è anche presidente di una Commissione, la sesta, in Consiglio regionale, e anche nella stessa Lega, tanto è vero che – secondo fonti accreditate – nel Carroccio calabrese non sarebbero mancate resistenze al suo ingresso nel partito. (c. a.)
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