Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda), presieduta da Ivo Correale, ha rigettato l’istanza di tutela cautelare presentata dalla “Cabrilia S.r.l.” contro il Comune di Diamante.
Tutto ruota attorno all’ordinanza dell’Ente n.4 del 2 febbraio del 2023 con la quale ha ingiunto la demolizione ed il conseguente ripristino dell’originario stato dei luoghi per la «realizzazione di una sbarra in acciaio, basculante, recante l’insegna Conad, a chiusura della strada di accesso e del relativo svincolo della rotatoria».
Alla base del ricorso, infatti, il ricorrente «prospettava il rischio di intrusioni indebite nell’area di cantiere della società e negli eventuali danni ai beni propri lì presenti ovvero nel ristoro dei danni causati a terzi a seguito dell’accesso, nonché nei costi della demolizione». Secondo il Tar, però, la sbarra in questione «essendo facilmente superabile, non sembra idonea a neutralizzare i rischi prospettati, in caso di ingresso volontario nel cantiere, mentre non sembra neanche configurabile la possibilità di un ingresso involontario, tenuto conto della distanza del cantiere rispetto alla sbarra, che ne dovrebbe impedire l’accesso». (Gi.Cu.)
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