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L’APPELLO

Elezioni, la Chiesa di Calabria ai giovani: «Reagite alla tentazione dell’astensionismo»

I vescovi rivolgono un invito pressante in vista delle Europee. «Grande preoccupazione per la delicata situazione nelle carceri»

Pubblicato il: 17/05/2024 – 12:55
Elezioni, la Chiesa di Calabria ai giovani: «Reagite alla tentazione dell’astensionismo»

CATANZARO L’invito «a tutti i cristiani, soprattutto i giovani, ad andare al voto, reagendo alla tentazione della rassegnazione e dell’astensionismo e sognando operativamente insieme un’Europa che sia casa comune di giustizia e di pace». Lo rivolge la Conferenza episcopale calabrese in vista delle elezioni europee, in conclusione della nota sui lavori della sessione primaverile della Cec. Nella nota i vescovi di Calabria hanno anzitutto «espresso la loro gratitudine al Signore e al Santo Padre per i fruttuosi giorni della Visita ad limina, che in spirito di fraternità e letizia si è svolta nei giorni dal 22 al 26 aprile». La riflessione della Cec si è concentrata su alcuni temi come la pastorale penitenziaria regionale, «condividendo con grande partecipazione e commozione la preoccupazione per la cura umana e spirituale dei carcerati, ascoltando le toccanti storie di dolore e voglia di redenzione, esprimendo preoccupazione per la delicatissima situazione delle carceri, e assicurando vicinanza e desiderio di collaborazione per quanto riguarda la difficile integrazione civile di chi ha scontato la pena e auspicando che in occasione del prossimo Giubileo la comunità cristiana stia più vicino a chi sta scontando la pena». In ultimo – si legge nella nota – «i vescovi della Calabria, alla vigilia delle elezioni europee hanno invitato tutti i cristiani, soprattutto i giovani, ad andare al voto, reagendo alla tentazione della rassegnazione e dell’astensionismo e sognando operativamente insieme un’Europa che sia casa comune di giustizia e di pace». 

Verso istituzione Seminario teologico unico in Calabria


I presuli calabresi inoltre hanno confermato «la determinazione a proseguire nell’istituzione del Seminario unico a Catanzaro, mentre Reggio Calabria e Cosenza manterranno due comunità formative per gli studi filosofici. Il professor don Francesco Asti, preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, e monsignor Ignazio Sanna, componente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della Cei – è scritto nel comunicato – hanno illustrato il progetto del nuovo Istituto Teologico, che sarà presto realizzato». Nel corso della “due giorni”, i presuli calabresi «in primo luogo, hanno espresso la loro gratitudine al Signore e al Santo Padre per i fruttuosi giorni della Visita ad limina, che in spirito di fraternità e letizia si è svolta nei giorni dal 22 al 26 aprile. La riflessione dei vescovi si è concentrata su alcuni temi pastorali che stanno loro particolarmente a cuore: la pastorale penitenziaria regionale, presentata dal direttore regionale, don Francesco Faillace, della diocesi di Cassano all’Ionio, che, oltre ad essere docente di Religione Cattolica presso l’Its di Trebisacce, è cappellano nel carcere di Castrovillari, e da suor Nicoletta Vessoni delle Suore delle Poverelle, che dedica la sua cura pastorale da tanti anni nel carcere “Ugo Caridi” di Catanzaro. I vescovi hanno condiviso con grande partecipazione e commozione la preoccupazione per la cura umana e spirituale dei carcerati, ascoltando le toccanti storie di dolore e voglia di redenzione, esprimendo preoccupazione per la delicatissima situazione delle carceri, e assicurando vicinanza e desiderio di collaborazione per quanto riguarda la difficile integrazione civile di chi ha scontato la pena auspicando, inoltre, che in occasione del prossimo Giubileo la comunità cristiana stia più vicino a chi sta scontando la pena». «I presuli calabresi – riporta ancora il comunicato – hanno ricevuto la visita di monsignor Carlo Roberto Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas Italiana, che ha presentato i risultati di un’indagine della vita della Caritas inCalabria, ne ha ribadito la natura squisitamente pastorale, sottolineando con soddisfazione i notevoli punti di forza presenti in Calabria e le prospettive per il futuro. I vescovi hanno espresso gratitudine per la visita e per le preziose indicazioni emerse. Si è poi dato inizio ad un dialogo riguardo alla pietà popolare, tema che ha manifestato la sua complessità e il bisogno di sempre maggiore approfondimento e che esige scelte condivise per tutte le diocesi al fine di una maggiore valorizzazione e purificazione».

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