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Una tac? Se ne riparla nel 2025. A Cosenza la protesta per le liste d’attesa

Sit in di Cgil e Auser all’Annunziata e al Cup di Quattromiglia. Da domani attivi 4 sportelli per aiutare le fasce più a rischio: anziani e fragili

Pubblicato il: 20/05/2024 – 11:31
di Eugenio Furia
Una tac? Se ne riparla nel 2025. A Cosenza la protesta per le liste d’attesa

COSENZA «È appena uscito dal Cup un anziano a cui hanno proposto il 2025 come prima data per un tac, per lo più da fare a Rossano, come se si trattasse di un esame di primo livello e non di uno stato della patologia già avanzato: ecco, è di questo che stiamo parlando»: Valerio Formisani è iscritto da 40 anni esatti alla Cgil ma soprattutto, da medico da poco in pensione, ha un quadro della situazione aggiornatissimo sull’emergenza liste d’attesa e sulle falle della medicina territoriale. «Era il 1999 quando facemmo il primo convegno sulle case della salute – racconta – e in tempi più recenti, circa dieci anni fa, richiedemmo all’ Asp un ambulatorio dove ospitare una Associazione complessa di cure primarie: non avemmo risposte». Venticinque anni dopo potrebbe aprire la Casa della Salute di via Benedicenti? «Gli annunci sono una cosa, la realtà come vede è un’altra: gestione carente sia nelle prenotazioni sia nelle prestazioni in una delle Asp più grandi d’Italia, anziani e fragili le fasce più colpite. L’impressione è che ci sia la volontà politica di spostare tutto verso la sanità privata, che peraltro qui non sempre è di qualità. Il ddl Calderoli potrebbe far peggiorare ulteriormente la situazione e in quel caso temo che si tornerà nelle piazze con rabbia».

Il presidio

Formisani rappresentava l’Auser nel sit in organizzato stamattina dalla Cgil (anche con le sigle dei Pensionati e della Funzione pubblica) davanti agli uffici dell’Annunziata in via Zara oltre che al Cup di Rende-Quattromiglia: «Il tuo diritto alla salute deve essere garantito dal servizio pubblico: difendiamolo!», così il sindacato. Il segretario provinciale Massimiliano Ianni non usa mezzi termini: «La sanità è un diritto costituzionale ma sembra che lo Stato abbia alzato bandiera bianca, rivendichiamo ancora una volta il primato del servizio pubblico e denunciamo l’anomalia di attese di mesi e mesi per una visita diagnostica. La Calabria è all’ultimo posto nei Lea, 14 calabresi su 100 rinunciano a curarsi e 70mila nostri corregionali ogni anno emigrano verso le strutture del centro nord alimentando una spesa di circa 300 milioni l’anno. Stiamo andando verso la distruzione del servizio pubblico – conclude Ianni -, 14 anni di commissariamento e 5 di poteri straordinari non hanno prodotto nulla: non siamo disposti più ad accettare questa situazione e continueremo a lottare».

Gli sportelli Sos

La protesta di oggi avrà un seguito: da domani è prevista l’attivazione di 4 sportelli Sos con cui Cgil e Auser vogliono “tutelare e far valere il diritto alla salute e alle cure adeguate” se “la prenotazione offerta dal Cup non rispetta i tempi richiesti dal medico curante” per visite specialistiche, analisi o ricoveri. A Cosenza sportelli alla Camera del Lavoro di piazza della Vittoria n. 7 (dal lunedì al giovedì orario 10.30/12.30) e all’Ambulatorio popolare Auser “Senza Confini” in via Milelli n. 10 (martedì orario 15/18 e venerdì 9/12); a Rende nella sede Cgil di via De Pisis n. 3 (lunedì orario 15.30/17.30, martedì 10.30/12 e mercoledì.  9.30/11.30) e nel circolo Auser di viale dei Giardini ogni giovedì dalle 10.30 alle 12.

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