CATANZARO A Nocera Terinese, comune della provincia di Catanzaro, il Convento dei frati cappuccini risale all’ultimo ventennio del 1500, fu punto di passaggio, di sosta, di riparo e ristoro per chi ne aveva bisogno. Ma fu innanzitutto un luogo di meditazione e di studio. Una struttura affascinante, densa di una storia antica, capace di aggiungere nuovi passi ad un percorso lungo 5 secoli. Ed è senz’altro incoraggiante la scelta fatta a Nocera dove gli spazi di questo suggestivo luogo tornano ad essere fruibili da parte dei docenti e degli alunni di quel piccolo miracolo tutto calabrese che è il Conservatorio Tchaikovskj. Per il Maestro Filippo Arlia «è una scelta lungimirante». Il lavoro svolto dal maestro calabrese è sottolineato anche dal Messaggero. Che incensa la capacità dimostrata nel «rivoluzionare la vita di un borgo di 4000 abitanti tra il mare e le montagne calabresi, trasformandolo in un centro universitario che attira centinaia di studenti e ospita ogni anno festival e musicisti di fama internazionale». Oggi tra i banchi dell’istituto ci sono 900 studenti e circa 70 insegnanti e dall’anno scorso è stata aperta una seconda sede a Catanzaro. «Fare lo studente fuori sede in un paesino di 4000 abitanti può sembrare strano, ma è stata un’esperienza incredibile», racconta al Messaggero Isacco. Il 25enne, originario di Lecce, si è diplomato in sassofono e ora lavora come musicista professionista. «Qui la vita universitaria è sicuramente più tranquilla rispetto a quella delle grandi città, ma non ci si annoia mai e ci si sente meno persi».
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