SAN PIETRO A MAIDA È uno dei Comuni più dinamici dell’hinterland di Lamezia Terme, caratterizzato da una spiccata vocazione nella produzione olivicola e da una significativa presenza di realtà imprenditoriali e commerciali. San Pietro a Maida, centro con una popolazione di circa 4.000 abitanti se si esclude la sua propaggine svizzera creata da un imponente fenomeno migratorio, è uno dei centri che il prossimo 8 e 9 giugno sarà chiamato al voto per rinnovare il Consiglio comunale ed eleggere il primo cittadino.
Tre le liste che si contendono la vittoria, «Amiamo San Pietro» con gli amministratori uscenti guidati dal primo cittadino Domenico Giampà, «Vivere» con candidato a sindaco Andrea Davoli, «Reagire comune» con candidata a sindaco Caterina Berlingieri. Ieri pomeriggio nell’affollato auditorium comunale la presentazione della lista Amiamo San Pietro «è molto importante – dice il sindaco uscente e ricandidato Domenico Giampà – che ci sia un confronto ma soprattutto che ci si sottoponga al giudizio degli elettori dopo cinque anni di amministrazione. Ma è anche un momento utile ad accogliere le proposte che emergono nel dibattito e dai singoli cittadini».
Il giovane primo cittadino rivendica poi il percorso di questi cinque anni di amministrazione «in questi anni San Pietro a Maida è cresciuta molto, non lo diciamo noi lo raccontano i dati. Il nostro comune è sempre di più un riferimento nell’area del lametino dal punto di vista delle attività commerciali. Abbiamo migliorato le infrastrutture ed il centro urbano, grazie a questi interventi, è più vicino all’area dei due mari. Ma abbiamo anche puntato molto sulla promozione del territorio e sull’olivicoltura». Giampà si sofferma poi su uno dei momenti che ha segnato l’esperienza amministrativa e che ha consentito a San Pietro a Maida, grazie all’organizzazione messa in campo, di essere punto di riferimento per i comuni vicini: «la pandemia ed il Covid è stato il momento più difficile e colgo l’occasione della campagna elettorale per ringraziare le associazioni di volontariato, i medici, il personale sanitario che hanno fatto squadra consentendoci di affrontare l’emergenza Covid e di essere, allo stesso tempo, anche di supporto ai comuni vicini. La nostra comunità, in quella circostanza, ha dimostrato forza, carattere e capacità di organizzazione».
Il ragionamento di Giampà passa poi al futuro «i prossimi cinque anni devono essere ancora all’insegna del cambiamento, dobbiamo continuare il percorso intrapreso provando a cogliere entro il 2026 tutte le opportunità che il Pnrr ci riserva. Dobbiamo farlo cambiando in meglio e coinvolgendo tutta la cittadinanza». Ma se le competizioni elettorali in genere si focalizzano sui candidati a sindaco è di tutta evidenza che le squadre di candidati messe in campo hanno un ruolo decisivo «la nostra è una lista civica, autenticamente civica ma che si differenzia da altre in cui diciamo che la destra è più presente ed è divisa. «Siamo – aggiunge Giampà – un gruppo di moderati, di varie estrazioni politiche». Infine, la San Pietro del futuro immaginata da Giampà: «Vorrei un comune più ospitale e punto di riferimento per le attrazioni, per le attività ricettive che abbiamo. A San Pietro, in ragione della posizione geografica e territoriale ci si passa, ecco vorrei un comune dove sempre più persone vengono e si fermano non perché di passaggio ma perché vogliono venirci e fermarsi».
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