COSENZA «Quando tutto passa poi si dimentica, ma in politica la memoria è d’obbligo altrimenti l’azione diventa una farsa. Ed è una farsa quella che stanno mettendo in scena i gruppi di opposizione utilizzando il cosiddetto pretesto narrativo per bocciare le scelte compiute dall’Amministrazione Comunale e dal sindaco Franz Caruso rispetto alle modifiche sulla viabilità cittadina. I cosentini sanno bene che la teoria di oggi è stata smentita dalla pratica di quando il sen. Mario Occhiuto ha amministrato il Comune». Lo affermano i capigruppo di maggioranza Francesco Alimena, Ivan Commodaro, Raffaele Fuorivia, Francesco Graziadio e Roberto Sacco che proseguono: «Ed, infatti, le misure in atto anche nel settore della mobilità, portate avanti dal sindaco Franz Caruso, tenendo conto del contesto urbano e dei bisogni dei cittadini con una visione ampia volta alla crescita ed al progresso di Cosenza, è difficile da far digerire a quanti hanno tenuto il moccolo all’ego smisurato di un uomo solo al comando che, nei dieci anni trascorsi a Palazzo dei Bruzi, soleva svegliarsi ogni mattina con l’unico pallino di invertire sensi di marcia realizzando, alcune volte, obbrobri e cattedrali nel deserto. Allora si teorizzava solamente, dimenticando che solo la pratica tiene conto dell’imprevedibilità della realtà. Bene farebbero, dunque, i capigruppo di minoranza a guardarla in faccia la realtà e, ricordando gli scempi compiuti in passato di cui le cronache dei giornali di allora erano piene, discernere con obiettività tra i teoremi e le azioni pragmatiche poste in essere dal sindaco Franz Caruso per il benessere e la sicurezza dei cosentini che, dopo il naturale periodo di assestamento, certamente produrranno gli effetti positivi desiderati».
«Che la viabilità fosse un problema annoso per Cosenza, comunque, è sotto gli occhi di tutti – aggiungono i 5 esponenti di maggioranza -, aggravato dalle decisioni assunte proprio da chi oggi predica la farsa mentre ieri ha razzolato male, anzi malissimo. Lo sventramento di viale Parco, per esempio, ha rappresentato un colpo mortale per la fluidità del traffico veicolare anche perché non è stata mai realizzata, ma solo annunciata dai nostri predecessori, la bretella di Via Reggio Calabria di cui oggi noi ci stiamo facendo carico. A voler tacere del definanziamento della Metropolitana Leggera ad opera del fratello dell’ex sindaco che, da Presidente della Regione Calabria, sta tentando di portare avanti l’opera distruttrice di quel fatidico decennio amministrativo tutto da dimenticare, scippando all’area urbana cosentina anche questa importante infrastruttura. Per non parlare della disastrosa gestione dell’Amaco portata al fallimento. Per cui, se le opposizioni consiliari vogliono veramente il bene di Cosenza e dei cosentini, si facciano promotori alla Regione Calabria, questa volta presso Roberto Occhiuto, di un’azione forte volta a riqualificare il trasporto pubblico urbano e a riottenere il finanziamento per la metropolitana leggera che sarebbe già una grande cosa, abbandonando l’atteggiamento strumentale posto in essere che ci richiama alla memoria la celebre frase di Paul Valèry… Si dice che una convinzione è solida quando resiste alla coscienza che è falsa» concludono Alimena, Commodaro, Fuorivia, Graziadio e Sacco.
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