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Giochiamo d’anticipo | Scaffidi: «La sanità privata deve integrare le carenze di quella pubblica»

Il commissario del GOM di Reggio Calabria: «Noi medici dovremmo voler più bene al nostro sistema sanitario»

Pubblicato il: 25/05/2024 – 15:18
Giochiamo d’anticipo | Scaffidi: «La sanità privata deve integrare le carenze di quella pubblica»

REGGIO CALABRIA «Giocare d’anticipo significa prevenire e io da commissario del GOM di Reggio posso dire che, se si attuasse una vera prevenzione, cureremmo meno pazienti, evitando grandi disagi ai cittadini». Lo ha detto Gianluigi Scaffidi Commissario Straordinario GOM, intervenuto nel corso dell’evento “Giochiamo d’anticipo”, titolo scelto per l’iniziativa con cui il Corriere della Calabria prosegue il suo impegno, promuovendo iniziative di sensibilizzazione e informazione insieme all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
Nel suo intervento, Scaffidi ha sottolineato le “differenze” tra la sanità calabrese e quella delle Regioni del Nord. «Siamo ancora percepiti come una “cosa diversa” rispetto alla sanità nazionale. Questo perché abbiamo il problema della stampa intellettualmente onesta che deve riportare tutto e non quello che è nell’interesse di qualcuno, altrimenti si fa un danno enorme per tutti». «Noi medici – ha spiegato ancora Scaffidi – dovremmo voler più bene alla nostra sanità e al nostro sistema sanitario. Quindi, anziché mandare i pazienti in giro dalle nostre conoscenze, dovremmo essere noi medici per primi a promuovere la cultura della prevenzione».
«Il mio – ha chiarito Scaffidi – è un invito a volerci più bene e a voler più bene alla Calabria. Il presidente Occhiuto ha portato la nostra regione ad avere gli stessi problemi che riguardano tutta l’Italia, questo è un dato incoraggiante, ma un Paese come il nostro non può tenere un Pil sotto il 7% quando in Inghilterra e in Germania si supera il 10. Ragioniamo ancora sulla composizione di organici con le leggi del 2004 quando tutto era molto diverso rispetto adesso. Non è più possibile altrimenti la fuga non finirà mai». Infine, secondo Scaffidi, «occorrerebbe che il privato non facesse le stesse cose degli ospedali, ma dovrebbe integrare le carenze del pubblico. A noi non interessa la competizione, a noi interessa l’integrazione». «Giocare d’anticipo vuol dire che una dirigenza come la mia debba aspettare il generale dell’Arma o della Finanza, ma muoversi in autonomia e solo in seguito chiedere il sostegno delle forze dell’ordine». (redazione@corrierecal.it)

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