L’autonomia per la quale si batte il Nord, se dovesse essere accolta, provocherebbe ingenti danni alle regioni del Sud. Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, in occasione della sua recente visita in Calabria. Più che una considerazione, quella del Capo dello Stato ha tutto il “sapore” dell’avvertimento. Il riferimento è all’autonomia differenziata, la cui mancata approvazione preoccupa i “ben pensanti” del Nord che fremono per la lentezza con la quale il Parlamento non si è ancora pronunciato sul progetto di legge presentato. Probabilmente si teme che il tempo passa e che la norma non trovi la dovuta condivisione delle due Camere perché diventi legge dello Stato.
Tra tante incertezze il Presidente della Repubblica ha dato una “stoccata”: «Lo sviluppo dell’Italia – ha detto – ha bisogno anche del Mezzogiorno perché si possa parlare di benefici per l’intero territorio nazionale». Parole che, a quanto sembra, non sarebbero state accolte bene al Nord, soprattutto tra gli artefici della “proposta”, stante che deve essere ancora discussa e approvata dal Senato, per poi essere portata all’attenzione della Camera dei deputati.
«L’Italia – ha aggiunto il Presidente Mattarella – se vuole migliorare non potrà fare a meno delle regioni del Sud, alle quali vanno riconosciuti gli stessi aiuti delle regioni del Centro e del Nord, perché la crescita del Paese sia equilibrata». Ciò significa che bisogna lavorare per la coesione e la solidarietà tra le regioni.
È fuor di dubbio che la separazione continua a recare danni ad entrambi, con effetti che ricadrebbero pesantemente sulle regioni del Sud, ma anche su quelle del Nord. Secondo il Presidente Mattarella, lo sviluppo dell’Italia, perché possa assicurare benefici alla popolazione, ha bisogno di essere attivato anche nel Mezzogiorno, ricordando che la crescita deve essere equilibrata a fronte della coesione e della solidarietà tra tutte le regioni e, in particolar modo, tra quelle del Sud, meritevoli – secondo il Presidente della Repubblica – anche per gli aiuti che si prestano a quei “disperati” che, a rischio della vita, sfidano il mare, in cerca di un lavoro.
È chiaro che la parte dell’intervento del Presidente Mattarella riguarda anche l’autonomia differenziata che, se applicata parzialmente, non rispetterebbe i principi dell’uguaglianza sociale contenuti nella Costituzione. Ma li aggraverebbe.
Quelle comprese nel progetto dell’autonomia differenziata – ha ricordato il Presidente della Repubblica, andrebbero riviste nel rispetto di quel principio, voluti dalla Costituzione, secondo il quale: «gli italiani sono uguali di fronte alla Legge», a prescindere dalla regione nella quale risiedono.
*giornalista
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