LAMEZIA TERME La procura della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme (Catanzaro) ha conferito incarico professionale per l’estrazione del Dna dai resti di un bimbo trovato morto nelle acque del mar Tirreno antistante l’aeroporto internazionale della città calabrese (fra il pontile ex Sir ed il fiume Amato). Si tratta di un bambino dall’apparente età fra i 6 e gli 8 anni, di nazionalità extracomunitaria, deceduto in seguito ad annegamento. Le indagini sono volte ad appurare quando e dove si è verificato il naufragio, verosimilmente datato nello scorso mese di aprile. Il rinvenimento segue quello di altri tre cadaveri ritrovati fra il 13 ed il 18 aprile scorsi tra Vulcano, Capo Tindari ed al largo di Filicudi, tutti nel Messinese. I resti del bimbo recuperati in Calabria erano già in avanzato stato di decomposizione. Al momento della caduta in acqua il piccolo indossava tre paia di pantaloni, probabilmente per proteggersi dal freddo. Il procedimento pende nella fase preliminare ed a carico di ignoti.
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