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Europee, 7 candidati in “conflitto” con il codice di autoregolamentazione. C’è anche Filomena Greco

Lo ha reso noto la presidente della Commissione antimafia Colosimo. Piena fiducia da Italia Viva

Pubblicato il: 28/05/2024 – 14:30
Europee, 7 candidati in “conflitto” con il codice di autoregolamentazione. C’è anche Filomena Greco

ROMA Sono sette i candidati alle elezioni europee che sono in situazione di violazione del codice di autoregolamentazione.
Lo ha reso noto la presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo, in foto di copertina, nell’audizione della stessa commissione da lei presieduta. In tutto, sono 20 i candidati con “problemi” segnalati alla Commissione antimafia dalla Direzione nazionale antimafia, ma la Commissione ha valutato che solo sette candidati si trovano in situazione di “conflitto” con il codice di autoregolamentazione. Questi i nomi dei candidati alle elezioni europee per i quali la Commissione antimafia ha constatato la violazione del codice di autoregolamentazione, per lo più per via di procedimenti giudiziari: Angelo D’Agostino (FI), Marco Falcone (FI), Alberico Gambino (FdI), Filomena Greco (Stati Uniti d’Europa), Luigi Grillo (FI), Antonio Mazzeo (Pd), Giuseppe Milazzo (FdI).

La posizione di Filomena Greco

Filomena Greco

Nei confronti della candidata «Filomena Greco (ex sindaco di Cariati, nel Cosentino e membro del gruppo imprenditoriale iGreco, ndr), per la lista “Stati Uniti di Europa” nella circoscrizione Italia meridionale», ha evidenziato Chiara Colosimo durante la sua audizione, «in data 9 gennaio 2024, è stato disposto il rinvio a giudizio per i reati di cui agli articoli 81, 110, 353-bis del codice penale (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente) ed è in corso il giudizio di primo grado, davanti al Tribunale di Castrovillari, con prossima udienza fissata al 21 giugno 2024».

Italia Viva: piena fiducia nella Greco

 Italia Viva esprime «piena fiducia nella candidata Filomena Greco, che risulta ancora coinvolta in un procedimento penale di primo grado solo perché – rileva una nota – ha rinunciato di propria iniziativa alla prescrizione, essendo evidente la sua totale e completa innocenza”. L’ufficio stampa Iv ricorda che «la posizione della dottoressa Greco è così chiarita, infatti, dai suoi avvocati: “Presso il Tribunale di Castrovillari, nei confronti della dott.ssa Filomena Greco nella sua qualità di sindaco dell’epoca, è da poco tempo iniziato un processo di turbata libertà di scelta del contraente, per fatti datati 2016, già ampiamente prescritti. La dott.ssa Greco, però, intende rinunciare all’intervenuta prescrizione, proprio perché non solo non ha commesso il fatto contestatole, quanto, appena insediata, ha doverosamente rescisso il contratto per la raccolta dei rifiuti con una società che era stata attinta da interdittiva antimafia. Scelta pienamente condivisa dal Prefetto nominato per un periodo di tempo a regger lo stesso Comune. Essendo un preclaro abbaglio procedimentale, la dott.ssa Greco non sarà appagata dalla intervenuta prescrizione e “pretenderà” una assoluzione nel merito per non aver commesso il fatto».

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