FIRENZE Prende forma il progetto coordinato dalla Regione Toscana, tramite Ispro, che darà la possibilità di sviluppare protocolli di una nuova generazione di studi pilota sullo screening della prostata e di studi di sorveglianza attiva dei tumori di basso grado. A gennaio la Regione Toscana si era aggiudicata mezzo milione di euro grazie ad un bando nazionale del ministero della Salute, e nel mese di maggio sono stati perfezionati gli accordi tra ministero e Regione Toscana e quelli tra Ispro e i sette partner del progetto. La riunione di avvio del progetto è in programma il 6 giugno nella sede dell’Ispro a Firenze. I partner inizieranno a sviluppare le azioni tecniche da mettere in campo nei prossimi due anni, coinvolgendo oncologi, urologi, autorità sanitarie, esperti di sanità pubblica, cittadini, e rappresentanti dei pazienti. Sarà anche istituito un Forum di cittadini e di portatori di interesse che possa analizzare gli elementi essenziali di un percorso organizzato di screening della prostata, definire criteri e requisiti per l’attivazione di nuovi studi pilota, e per la corretta informazione da fornire ai cittadini, tramite sviluppo di materiali e strumenti informativi per la popolazione target del programma di screening. Il cancro alla prostata, ricorda Ispro, è il tumore più comunemente diagnosticato negli uomini e la terza causa di morte per tumore negli uomini europei, con oltre 335.000 nuovi casi e 70.000 decessi nel 2020 nell’Unione europea. Anche in Italia è il più frequente negli uomini, con 40.500 nuovi casi nel 2022, e 7.200 decessi nel 2021. La buona prognosi ne fa la malattia oncologica a più alta prevalenza, con circa 564.000 uomini viventi in Italia dopo diagnosi di tumore della prostata. Circa 1/3 dei tumori alla prostata cresce in modo aggressivo e la diagnosi precoce di questo tipo di tumori è di beneficio.
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