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Restituite all’Italia 600 opere dagli Usa: alcune trafugate dalla Calabria

I reperti si trovavano oltreoceano in museo, da privati o in vendita. Saranno restaurate e collocate nei musei italiani

Pubblicato il: 28/05/2024 – 17:33
Restituite all’Italia 600 opere dagli Usa: alcune trafugate dalla Calabria

Seicento opere d’arte rimpatriate dagli Stati Uniti per un valore economico complessivo stimato in circa 60 milioni di euro. A guidare le operazioni sono stati i Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale che questa mattina insieme alle autorità americane hanno presentato i reperti in via di San Michele, sede dell’Istituto centrale del restauro, a Roma. Si tratta in prevalenza di opere di antiquariato, beni archivistici, numismatici e soprattutto archeologici del periodo che va dal IX secolo avanti Cristo al II secolo dopo Cristo. Tutti i beni sono stati rubati durante scavi clandestini nel centro e sud Italia e durante furti a danno di chiese, musei e privati. Tra i beni recuperati anche una corazza e due teste in bronzo risalenti al IV-III secolo avanti Cristo, localizzati dal District Attorney’s office presso un noto gallerista di New York, sequestrati perché risultati essere provento di scavi clandestini avvenuti in Italia centro meridionale. E ancora, un bronzetto umbro raffigurante un guerriero, trovato in un noto museo statunitense e provento di un furto avvenuto nel 1962 ai danni di un museo italiano, e una scultura bronzea raffigurante un principe ellenistico a grandezza naturale risalente al I secolo avanti Cristo e riconducibile a un furto tramite scavi clandestini avvenuti negli anni Settanta nel sud Italia, ritrovato nel New Jersey e recuperato dai Carabinieri insieme ad altri 144 oggetti grazie alla collaborazione del New York District Attorney’s office dell’Homeland security investigations statunitense.

Opere trafugate anche dalla Calabria

Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le regioni da cui sono state trafugate le opere rimpatriate dagli Stati Uniti grazie alla collaborazione tra le autorità americane e il Comando Carabinieri Tpc Tutela patrimonio culturale che, secondo l’ultimo rapporto sull’attività svolta nel 2023, hanno recuperato 105.474 beni d’arte dal valore stimato di oltre 264 milioni di euro. «Celebriamo oggi un nuovo successo con il rimpatrio in Italia di centinaia di opere d’arte di pregevole valore, frutto della consolidata cooperazione investigativa, giudiziaria e diplomatica tra il Comando, la Magistratura e le autorità di polizia federali e statali degli Stati Uniti», ha affermato il generale Francesco Gargaro, comandante del Tpc. Dal grande calderone bronzeo di epoca orientalizzante decorato con teste di grifo alle lastre etrusche dipinte, dalla ceramica figurata di produzione ateniese a oggetti preziosi come la corona in oro e le coppe cesellate in argento, dalla straordinaria statua in bronzo di principe ellenistico al mosaico romano, di epoca imperiale, con Orfeo e gli animali, le opere recuperate nei prossimi giorni resteranno all’Istituto centrale del restauro per le visite degli istituti scolastici. Poi, verranno collocate nei Musei italiani. «La direzione generale Musei sarà orgogliosa di poter accompagnare, insieme alla direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, il viaggio di queste opere straordinarie fino agli istituti museali che ne saranno la nuova casa- ha detto il dg Musei, Massimo Osanna- Queste suggestive testimonianze costituiscono un racconto variegato della nostra eredità culturale nei suoi molteplici e affascinanti aspetti».

Recuperato anche un tetradramma

Nel ‘bottino’ delle 600 opere recuperate dai carabinieri, anche un tetradramma – cioè una antica moneta greca – da Naxos in argento, risalente al IV secolo a.C. e raffigurante gli dei del vino Dioniso sul dritto e Sileno sul rovescio, provento di scavi illeciti avvenuti prima del 2013 in Sicilia e successivamente esportato clandestinamente nel Regno Unito. L’opera, hanno raccontato i Carabinieri, è stata localizzata e sequestrata a New York nel 2023 dove si trovava in vendita a 500.000 dollari. «Dal 2001, gli Stati Uniti adempiono a un accordo bilaterale con l’Italia per combattere il traffico di antichità, e insieme continuiamo a lavorare per proteggere, preservare e promuovere la cultura e le arti», ha detto l’ambasciatore americano a Roma, Jack Markell. «Grazie a questo dream team- ha detto infine il sottosegretario alla Cultura, Giamarco Mazzi- l’Italia e gli Stati Uniti scrivono oggi una pagina di amicizia e collaborazione nella lotta comune al traffico illecito dei beni culturali, una lotta a tutela della bellezza e del rispetto della nostra storia».

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