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Il “New Deal” del servizio idrico in Calabria: un piano trentennale per oltre 2,2 miliardi

In Cittadella la presentazione dell’aggiornamento del Piano d’ambito. Occhiuto: «Abbiamo colmato un ritardo enorme, ora siamo una regione modello»

Pubblicato il: 29/05/2024 – 12:52
Il “New Deal” del servizio idrico in Calabria: un piano trentennale per oltre 2,2 miliardi

CATANZARO Una programmazione trentennale, con un investimento complessivo di oltre 2,2miliardi. La riforma dell’idrico in Calabria mette un punto fermo con l’approvazione dell’aggiornamento del Piano d’ambito, presentato oggi in Cittadella in un incontro al quale ha partecipato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. «Un passo importante», dice Occhiuto che aggiunge: «Ricordo le polemiche che ci furono quando portai in Consiglio la riforma del sistema idrico con la minoranza che abbandonò l’aula, i sindaci che protestavano. Eppure oggi – sostiene il governatore – questa riforma ha avuto i complimenti della Commissione europea che l’ha giudicata molto positiva, ha avuto l’apprezzamento di Arera, segnalando la Calabria come un caso virtuoso, cosa mai successa. Ha avuto persino nei giorni scorsi l’apprezzamento di Giavazzi sul “Corriere della Sera” che ha segnalato quanti passi avanti si siano fatti in Calabria. Col piano d’ambito -specifica poi Occhiuto – noi sblocchiamo le risorse comunitarie, circa 140 milioni di euro, candidiamo il sistema dell’idrico a utilizzare anche altre risorse, come i 20 milioni dal Pnrr, potremmo attivare percorsi di finanziamento attraverso la Banca europea degli investimenti». Occhiuto quindi rimarca: «Il piano d’ambito andava fatto 30 anni fa, non è una cosa straordinaria, è straordinario che in pochissimo tempo si sia colmato il ritardo trentennale».

Gli interventi tecnici

A sua volta, il commissario di Arrical, Bruno Gualtieri, evidenzia come l’ok all’aggiornamento del Piano d’ambito «ci consentirà di mettere a terra le risorse comunitarie, prima completamente bloccate per via delle carenze dell’ex piano ma che ora si metteranno a regime. Gli investimenti saranno indirizzati nella depurazione e nella seconda fase più sul ciclo attivo, quindi sull’idrico, in modo da uscire dall’infrazione comunitaria che è il grande peso che l’Italia e la Calabria in particolare si portano dietro». Per il dg del Dipartimento regionale Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia, «la pianificazione serve per poter mettere in linea tutto ciò che è necessario per efficientare il sistema idrico-depurativo della Calabria. Il piano d’ambito ci consente di poter individuare le priorità all’interno delle quali muoverci e utilizzando tutte le risorse che andremo a mobilitare sia attraverso il Fondo Sviluppo Coesione, attraverso il Por e anche attraverso investimenti private». Infine, Giovanni Marati, dg della Sorical: «Il piano d’ambito è un momento importante perché significa avere uno strumento di programmazione trentennale delle attività che dovranno essere necessarie per migliorare i livelli di servizio di questa regione». (c. a.)

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