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la riforma della discordia

Premierato, ecco il primo effetto: addio ai senatori a vita

Palazzo Madama approva gli articoli iniziali del testo al termine di una seduta molto convulsa

Pubblicato il: 29/05/2024 – 8:55
Premierato, ecco il primo effetto: addio ai senatori a vita

ROMA I primi due articoli del premierato elettivo sono stati approvati dal Senato. Il primo abroga il potere del Presidente della Repubblica di nominare i senatori a vita. Il secondo porta da quattro a sei il numero degli scrutini con cui il Presidente della Repubblica può essere eletto a maggioranza qualificata (i due terzi dell’assemblea). Una seduta con parecchie tensioni che ha visto anche la sospensione della seduta per un presunto gestaccio della ministra Elisabetta Casellati nei confronti di Enrico Borghi di Italia Viva. La senatrice a vita Elena Cattaneo ha presentato un emendamento all’articolo 1 in cui manteneva la possibilità della nomina dei senatori a vita arrivando però ad un compromesso, quello di togliere loro la prerogativa di votare la fiducia.Cattaneo ha spiegato che la loro “missione è innanzitutto offrire alla comunità politica e ai cittadini la propria parola intesa come spazio e opportunità di conoscenza e ragionamento”. La proposta riprendeva un ddl di La Russa e di Alberto Balboni, relatore al premierato, nel 2021. La Russa, per prolungare il tempo dell’intervento della senatrice le si è rivolto con una frase che ha provocato reazioni: “Per una volta che abbiamo l’onore di poterla ascoltare, prego, ha il tempo doppio”. La Russa ha chiarito che non era una frase ironica, ma l’applauso della maggioranza, e una successiva frase di Balboni (“forse la senatrice non sa che”), hanno suscitato proteste nelle opposizioni e urla dai banchi della maggioranza. Si è giunti però alla sospensione quando la ministra Casellati ha fatto verso il capogruppo di Iv Enrico Borghi il gesto per mandare a quel paese le persone. Borghi ha reagito con veemenza: “si vergogni”, ha gridato. Casellati ha risposto con tono concitato: “si vergogni lei”. Dopo la ripresa dei lavori l’aula ha approvato il primo articolo, degli otto complessivi del ddl: il più semplice visto che su di esso erano state presentati solo 147 emendamenti dei 3000 complessivi. !47 emendamenti per i quali sono occorse tre giornate di voto. La maggioranza resta intenzionata a rispettare la data che si è prefissata del 18 giugno per l’approvazione del testo, ed ha così imposto la prima seduta serale, Il Senato, in serata, ha approvato anche l’articolo 2 del Ddl sul premierato elettivo. Il contenuto dell’articolo, introdotto in commissione, stabilisce che il quorum dei due terzi per l’elezione del Presidente della Repubblica scenda alla maggioranza assoluta non più dal quarto scrutinio ma dal settimo. L’articolo è stato votato per alzata di mano quindi senza proclamazione dei numeri. A favore ha votato anche Italia Viva. L’articolo, infatti, nasce da un emendamento presentato dal partito. La seduta è stata aggiornata alle 10 di questa mattina.

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