CATANZARO Il “New Deal” del servizio idrico in Calabria passa dalla Sorical e dal suo rilancio quale gestore unico: l’uscita dalla fase di liquidazione con la pubblicizzazione della società ha rappresentato sicuramente una svolta. Lo rimarca anche il direttore generale della Sorical Giovanni Marati alla presentazione dell’aggiornamento del Piano d’ambito. Secondo Marati «è stato determinante l’intervento fatto dalla Regione perché c’era una situazione – che durava da più di dieci anni – di immobilizzazione di una società che era in una fase post liquidazione, in una fase nella quale non poteva sviluppare il progetto. E si è colta l’occasione, anche dettata dalle norme del Pnrr, quella per cui, per poter accedere ai finanziamenti pubblici, è indispensabile avere un affidamento a un gestore. Quindi in tempi molto rapidi il governo regionale ha da un lato pubblicizzato Sorical consentendole di divenire il gestore unico, dall’altro avendo affidato il servizio entro i termini previsti ha portato anche la possibilità di avere due finanziamenti del Pnrr, uno sul mondo depurativo e uno sul mondo idrico».
In questo contesto l’aggiornamento del Piano d’ambito del sistema idrico integrato, al quale Sorical ha lavorato con Arrical per tutto il 2023, rappresenta uno step significativo: «La Calabria – ha evidenziato ancora Marati – è caratterizzata da una frammentazione molto spinta delle gestioni, che soprattutto sono gestioni comunali, È molto difficile raccogliere dati per quanto riguarda il servizio idrico integrato, abbiamo cercato ovviamente in quest’anno di raggiungere il più possibile le informazioni per poter meglio definire quali possono essere le esigenze in termini di investimenti, quindi le criticità maggiori di questo territorio. Sappiamo tutti che questo territorio è caratterizzato da grandi schemi idrici costruiti all’epoca dalla Cassa del Mezzogiorno che richiedono investimenti importanti di manutenzione e rifunzionalizzazione. Sappiamo che ci sono reti idriche che perdono moltissimo e sulle quali bisogna intervenire perché ci sono degli sprechi enormi. Quindi – ha sostenuto il direttore generale della Sorical – il Piano d’ambito è un momento importante perché significa avere uno strumento di programmazione trentennale delle attività che dovranno essere necessarie per migliorare i livelli di servizio di questa regione». Nell’ultimo piano industriale la Sorical punta molto sulla digitalizzazione: «Tutte le utilities moderne spingono su questo perché – ha rilevato Marati – la digitalizzazione consente da un lato, da un punto di vista tecnico, di avere un controllo delle reti e degli impianti in tempo reale e quindi intervenire prioritariamente e anche con maggiore efficienza ed efficacia sulle reti per minimizzare i tempi di intervento e i servizi. Dall’altro lato la digitalizzazione è sempre più spinta anche sul lato del contatto con il cliente perché il cliente può fare da casa tutte le operazioni di contatto con il gestore, quindi conoscere qual è la sua bolletta, quali sono i suoi consumi e poter eventualmente anche pagare in tempo reale attraverso semplici mezzi di comunicazione ormai alla portata di tutti, quindi web, app e questo quindi – ha concluso il dg di Sorical – è il nostro impegno in questo anno». (a. c.)
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