NEW YORK Donald Trump, condannato penalmente per i trentaquattro reati legati a una frode per coprire uno scandalo sessuale, potrà girare liberamente e candidarsi alla Casa Bianca. Ma non potrà votare alle presidenziali: in Florida è vietato ai condannati votare anche se il governatore Repubblicano Ron DeSantis potrebbe trovare una scappatoia. Trump è residente in Florida da quando ha lasciato la Casa Bianca. L’età (ha 77 anni) e la mancanza di precedenti condanne influiranno sull’ammontare della pena, che verrà stabilita l’11 luglio, a pochi giorni dalla convention Repubblicana. Ma da valutare ci saranno anche le continue violazioni dell’imputato al divieto di accusare pubblicamente giudici, procuratori, giurati e testimoni. Trump farà appello, innescando un procedimento molto lungo, che andrà probabilmente oltre il voto di novembre, ma la condanna resterà almeno fino all’Election Day, il 5 novembre. I suoi avvocati sono pronti a rivolgersi alla divisione d’appello di Manhattan e alla Corte d’appello. Trump non finirà probabilmente in prigione e almeno non a lungo, anche se rischia fino a quattro anni. I 34 capi d’imputazione per cui è stato dichiarato colpevole fanno parte della categoria E dei reati, la più bassa secondo le leggi dello Stato di New York. Trump, inoltre, è accusato di reati non violenti. E’ possibile che il giudice non voglia passare per essere il primo che manda dietro le sbarre un ex presidente degli Stati Uniti e attuale candidato presidenziale. In più c’è un problema pratico: come tutti gli ex presidenti, Trump ha diritto alla protezione a vita da parte dei Servizi segreti. Questo significa che gli agenti dovrebbero proteggerlo anche in cella. La vita nel carcere con un detenuto di questa rilevanza verrebbe stravolta, con costi ingenti per lo Stato.
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