CATANZARO «È la festa degli italiani, dell’orgoglio nazionale, di cittadini attivi e partecipi che si riconoscono nei valori costituzionali. Non va dato per scontato che questi valori siano permanenti ma richiedono un continuo impegno da parte di tutti noi affinché si consolidino e si mantengano». Così il prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci, alla cerimonia in occasione della Festa della Repubblica, che si è svolta alla presenza delle massime autorità del territorio. A deporre la corona di fiori al Monumento ai Caduti, accompagnata dal prefetto Ricci e dal comandante regionale dei carabinieri, generale Piretro Salsano, è stata il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, secondo la quale «è fondamentale ricordare la Repubblica in una giornata di festa della democrazia e della libertà ancora di più in un momento in cui ci sono questi scenari di guerra. quindi un grazie a tutte le forze armate che lavorano per la stabilità e per la pace. Oggi – ha aggiunto al Ferro – è un momento di riflessione anche per un’Europa che deve tornare all’embrione, l’Europa forte degli Stati ma anche L’Europa che dia la possibilità di quella sovranità che aiuta le scelte dei cittadini nei propri paesi».
Quest’anno la cerimonia del 2 giugno ha assunto un particolare significato alla luce non solo dello scenario internazionale fatto di conflitti in diversi angoli del mondo ma anche dell’imminenza del voto per le Europee, in programma l’8 e il 9 giugno: «Per curiosità – ha detto il prefetto Ricci – sono andato a vedere il dato dell’affluenza nel 1946 del referendum istituzionale, votò il 90% delle persone in un’Italia distrutta dalla guerra. Credo che questa sia la testimonianza che nei momenti difficili si sente la necessità della partecipazione, ma questa partecipazione elettorale la dobbiamo riconquistare perché è essenziale se vogliamo essere cittadini veri». A sua volta la Ferro ha evidenziato che sicuramente «c’è disaffezione nella politica, per questo bisogna stimolare i cittadini dicendo che la politica non è tutta uguale e che non andare a votare significa de-responsabilizzare la politica: è necessaria una scelta di governo, di democrazia come ci hanno insegnato i padri costituenti».
La cerimonia si è svolta come da tradizione a Catanzaro a Piazza Matteotti, il leader socialista ucciso dai fascisti giusto 100 anni fa: un fil rouge che il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha sottolineato ricordando che «Matteotti 100 anni fa pronunciava un discorso che resta nella nostra storia e su cui si fonda la nostra Repubblica antifascista». (c. a.)
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