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«A Rende strade impraticabili per i lavori di realizzazione delle piste ciclabili»

Federazione Riformista segnala disagi e rischi del restringimento di carreggiata e incalza i commissari sulla discarica segnalata dal Corriere

Pubblicato il: 04/06/2024 – 16:06
«A Rende strade impraticabili per i lavori di realizzazione delle piste ciclabili»

RENDE «Da diversi mesi le strade di Rende sono diventate quasi impraticabili per i lavori di realizzazione delle cosiddette piste ciclabili, opera che è stata finanziata con i fondi del Pnrr. È l’ennesima dimostrazione di come vengono malamente utilizzati i fondi straordinari europei. Il Pnrr, infatti, avrebbe dovuto produrre sviluppo e qualità della vita, mentre, per amministrazioni prive di fantasia e di visione, vengono al più spesi per eseguire manutenzioni, ovvero opere cervellotiche come le predette poste ciclabili, che è facile prevedere saranno scarsamente utilizzate, essendo obiettivamente molto pericolose. Ed, invero, sono previsti attraversamenti di arterie trafficatissime come la ex SS 19 bis, la ex SS 19, via Alfieri e via Repaci, a voler tacere degli innumerevoli ingressi di popolosi condomini che le piste attraversano»: così la Federazione Riformista di Rende.   
«Ci corre l’obbligo di aggiungere che il restringimento della ex SS 19, dall’incrocio con via Cimarosa (a sua volta interessata dalle piste) sino a Quattromiglia, rischia di creare ingorghi ingestibili in un’area dove, tuttora, si verificano forti rallentamenti del traffico; il restringimento, inoltre, determinerebbe una situazione di evidente pericolo per i ciclisti che si troverebbero imbottigliati in un inferno di lamiere». Ai riformisti rendesi «dispiace che i tecnici incaricati dai Commissari per gestire queste opere, avviate dalla cessata amministrazione Manna, non si siano resi conto della non attuabilità del progetto e che, per collegare Quattromiglia con il Parco Robinson, sarebbe bastato rendere agibile il ponticello pedonale sul fiume Emoli (invece di lasciarlo in una condizione di marcescenza), per collegarsi con il tracciato delle piste ciclabili già esistenti nel quartiere Europa; da qui, attraverso Via Paganini, si sarebbe potuto realizzare il collegamento con le piste di Viale Principe, per giungere sino al Parco Robinson.  Questo sarebbe stato un percorso sicuro e veloce, da realizzare, peraltro, con una spesa irrisoria».  
«Giova aggiungere, infine, sul punto che hanno perfettamente ragione i commercianti delle aree interessate, poiché le piste, oltre che pericolose e portatrici di ingorghi stradali, creerebbero un grave danno all’economia commerciale della città. Ci piace ricordare – continuano – che sono più di due mesi che con chiari comunicati segnaliamo questo problema, inascoltati dal tecnico responsabile, che farebbe bene, riconoscendo gli errori, a modificare il progetto per seguire il nostro modesto consiglio di cui sopra. La nostra richiesta ai signori Commissari è di interessarsi direttamente di questa delicata questione, fermando i lavori in corso e rimodulando il progetto, per dare alla città una opportunità e non situazioni di pericolo, di caos, di traffico e di disturbo alle attività commerciali.    Cogliamo l’occasione per segnalare ancora una volta (unitamente al Corriere della Calabria ripetutamente intervenuto), la discarica sempre più grande in prossimità del supermercato Conad che, a prescindere dalla titolarità dell’area, richiede l’emissione di un’ordinanza contingibile ed urgente dei Commissari per tutelare la sanità pubblica».

Nella foto il tratto della pista ciclabile lungo viale Principe

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