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Occhiuto a San Giovanni in Fiore: «Stiamo cambiando il volto e il futuro della Calabria»

Il governatore calabrese durante un’iniziativa elettorale per lanciare la candidatura della Princi. «Una delle migliori risorse della regione»

Pubblicato il: 04/06/2024 – 20:36
Occhiuto a San Giovanni in Fiore: «Stiamo cambiando il volto e il futuro della Calabria»

SAN GIOVANNI IN FIORE Da vicesegretario nazionale di Forza Italia, Roberto Occhiuto ha chiesto agli elettori di San Giovanni in Fiore il voto per i candidati parlamentari europei Giusi Princi e Antonio Tajani. Così, Occhiuto ha concluso un’iniziativa elettorale del proprio partito, coordinata dalla sindaca della città e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, davanti a una folla enorme, che nel centro silano non si vedeva da molto tempo. Padrona di casa e accompagnata da un chiaro e ampio consenso popolare, Succurro ha rimarcato che «c’è una narrazione nuova della Calabria da quando Roberto Occhiuto è il presidente della Regione, grazie al suo lavoro di promozione e valorizzazione delle risorse della nostra terra». Oltre al presidente della Regione Calabria, alla manifestazione hanno partecipato, con propri interventi, l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, il consigliere regionale Pierluigi Caputo, il deputato Francesco Cannizzaro, coordinatore di Forza Italia in Calabria, e il senatore Mario Occhiuto.

«Stiamo cambiando volto alla nostra regione»

Nel suo comizio finale, Roberto Occhiuto ha premesso: «Non bisogna mai dimenticare il luogo da cui si è partiti. Io cominciai proprio da San Giovanni in Fiore, la prima volta che mi candidai, cioè nel 2000». «Dopo due anni e mezzo di governo regionale, non sono ancora appagato. Voglio fare ancora tante cose – ha proseguito il leader politico – per San Giovanni in Fiore e per il resto della Calabria. Stiamo cambiando il volto e il futuro della nostra regione, dimostrando che essere calabresi può essere un timbro di qualità». Nel suo intervento, il vicesegretario nazionale di Forza Italia ha poi parlato delle contestazioni che aveva avuto per l’assunzione di centinaia di medici cubani, «di cui – ha poi detto – ora tutti riconoscono la bravura e l’umanità». Altro riferimento di Occhiuto è stato alla riforma regionale dei rifiuti e del sistema idrico. «Sono andato avanti come un treno», ha rivendicato, puntualizzando: «Dopo le critiche iniziali, adesso è evidente anche ai nostri contestatori che la Calabria smaltisce i rifiuti in discariche pubbliche. Inoltre, questa riforma è stata segnalata dall’Unione europea e da Arera tra quelle da imitare».

Dalla lotta agli incendi alla sanità

Ancora, Occhiuto ha rammentato: «Nella lotta agli incendi, i droni utilizzati dalla Regione Calabria hanno generato deterrenza, il numero dei roghi è diminuito e il capo della Protezione civile nazionale ha deciso che la nostra iniziativa verrà replicata anche nelle regioni del Nord». «Quando mai, negli ultimi 30 anni, è stata segnalata una riforma della Regione Calabria? Riguardo ai consorzi di bonifica, avevamo 11 baracconi clientelari e ora – ha continuato il presidente della Regione – abbiamo una sola struttura che è presa a modello nazionale. Dal turismo agli aeroporti, dalla cultura alla sanità, ci siamo mossi in ogni direzione per rilanciare il territorio e dare risposte vere. In Calabria ci sono migliaia di risorse di ricchezza potenziale che meritano di essere utilizzate. Per la Statale 106 abbiamo ottenuto 3,5 miliardi di euro, presentandoci a Roma – ha scandito Occhiuto – con l’approccio di chi pretende che i governi nazionali paghino i loro debiti storici nei confronti della Calabria. Ho preso in carico una sanità che era stata ridotta in coma, distrutta dal commissariamento. E l’ho presa nel momento in cui tutta la sanità del Paese andava male. Però ho assunto 3mila unità di personale, quando ne erano andate in pensione ben 2mila. Se non l’avessi fatto, il nostro Servizio sanitario sarebbe andato in tilt. La sanità è complessa, ma noi abbiamo cambiato passo e riorganizzato il sistema. Perciò abbiate fiducia in quest’uomo che vi sta parlando: riusciremo a riconsegnare ai cittadini di San Giovanni in Fiore e agli altri calabresi il diritto alla cura che per tanti anni è stato loro negato». Roberto Occhiuto ha poi affermato: «Abbiamo preso nelle mani della Regione migliaia di precari, creati anche clientelarmente da chi ci aveva preceduto. Ma abbiamo iniziato a stabilizzarli; molti li abbiamo liberati dal precariato e ne stabilizzeremo tantissimi; anche i tirocinanti, che, grazie al mio lavoro in Regione e a quello del deputato Francesco Cannizzaro alla Camera, hanno ora un percorso definito da seguire. Noi vogliamo assicurare sicurezza e stabilità ai lavoratori».

Sulla candidata Princi e le europee

Della candidata Princi, il vicesegretario nazionale di Forza Italia ha detto: «Noi abbiamo scelto di candidare una delle migliori risorse della Calabria, io vorrei che la Calabria fosse più presentabile anche nel Parlamento europeo. Queste elezioni sono importanti per dare più forza al governo regionale nei confronti del governo nazionale. Tra poco, per esempio, Uber e Ncc potranno operare in Calabria e portare in giro i turisti grazie alla legge regionale che abbiamo fatto e per cui ho vinto contro il ministro Salvini, che l’aveva impugnata davanti alla Corte costituzionale. Ecco, gli interessi della Calabria e dei calabresi vengono prima degli interessi di partito». Infine, Occhiuto ha riservato un passaggio del suo discorso al Pd calabrese. «Ogni giorno – questo il suo affondo – gli avversari del Pd parlano male del presidente della Regione, come se le Europee fossero un referendum su di me e perché non hanno argomenti. Bene, io ai calabresi dico di interpretarle anche così, queste elezioni». Il presidente della Regione Calabria ha concluso assicurando il proprio impegno per San Giovanni in Fiore, luogo – ha ribadito – che l’ha «visto nascere politicamente», e ha promesso di ritornare a visitare l’ospedale cittadino.
La candidata Princi ha detto che «oggi c’è bisogno di moderazione, equilibrio infrastrutture e lavoro», sostenendo che occorrono: «un accompagnamento per l’avvio all’imprenditorialità, meno tasse per le imprese, un piano di sostegno delle famiglie, voucher di accesso agli asilo nido, una significativa maggiorazione degli stipendi per assumere delle colf». Inoltre, Princi ha sottolineato che «va tutelata la dieta mediterranea, attraverso una politica europea che salvaguardi i nostri prodotti».

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