CROTONE Comune e Provincia uniti contro l’Eni. I due enti hanno deciso di unire le forze e costituirsi in tutti i ricorsi che vedono l’Eni e le società del gruppo impegnate in attività legali tendenti a non fare riconoscere il ruolo avuto dal colosso di Stato nell’inquinamento a Crotone. L’obiettivo, non celato, che si pone Eni Rewind è quello di lasciare in Calabria le scorie derivanti dalla produzione industriale. La società del gruppo Eni ha deciso di mettere in campo ogni strategia possibile per ottenere questo risultato. Prima ha puntato alla modifica del Pob fase 2 e del verbale della Conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre del 2019. Il tentativo è fallito in più di una occasione. In ogni caso, però, non demorde perché è stata riconvocata una nuova conferenza dei servizi per il prossimo 17 giugno. In attesa di quella riunione sono sostati presentati ricorsi al Tribunale amministrativo regionale. La presentazione dei ricorsi al Tar non rappresentano nemmeno una novità, in questa vicenda, ma gli ultimi ricorsi proposti sono molto pericolosi in quanto si pongono l’obiettivo di ottenere sentenze che ridimensionano il ruolo dell’Eni nella vicenda dell’inquinamento. Anche in questa sezione della vertenza infinità, c’è una novità che è rappresentata dall’accordo che vede insieme il Comune e la Provincia pitagorica. La resistenza messa in campo non riguarda solo alcuni aspetti, ma l’intero complesso. All’albo pretorio del Comune sono state pubblicate due deliberazione di giunta comunale, la numero 221 e la 223 che hanno per oggetto incarichi legali per “resistere” nei giudizi promossi al Tar Calabria da Eni Rewind (protocollo 34897 del 10 maggio 2024 e protocollo 47995 del 21 maggio 2024). I due procedimenti sono stati avviati contro la Provincia e il Comune ha deciso di costituirsi per resistere insieme. Si punta, quindi, ad ottenere il rigetto dei due ricorsi, ma contestualmente si intende sfruttare l’occasione della vertenza per monitorare tutte le attività che Eni intende mettere in campo per avere a disposizione i documenti e organizzare le eventuali contro mosse da adottare. Ormai la linea che i due enti hanno deciso di sposare è quella di impugnare ogni iniziativa contenziosa di Eni e società del gruppo. Si intende contrastare il loro proposito di farsi riconoscere di non essere i responsabili dell’inquinamento. (redazione@corrierecal.it)
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