COSENZA Era la gattina del quartiere, per tutti “Micia”. Da sei anni era una presenza fissa su via Capizzano, la strada che da via Pasquale Rossi porta alla clinica La Madonnina. In tanti si prendevano cura di lei, le assicuravano cibo e acqua e in cambio ricevevano le sue fusa di riconoscenza, bastava chiamarla per sentire il suo miao inconfondibile e poi vederla spuntare da dietro un’auto parcheggiata, pronta a farsi accarezzare, ma solo da pochi e fidati umani. Qui era nata e da questa strada non si era mai allontanata. Da circa tre mesi aveva partorito tre gattini che solo ora cominciavano ad allontanarsi da lei, ad esplorare quegli spazi che credevano sicuri. Micia è stata trovata morta ieri mattina in un’aiuola. Era molto presto, l’ha trovata un commerciante che di lei si prendeva cura tutti i giorni. Si è subito preoccupato quando non l’ha vista arrivare, come faceva sempre.
«L’hanno uccisa nella notte colpendola in testa, aveva il cranio fracassato – spiega Patrizia, un’altra delle persone che accudivano Micia – a poca distanza da lei abbiamo trovato uno dei sue tre cuccioli, morto anche lui in maniera violenta, mentre di un altro non abbiamo notizie, per cui temiamo che abbia fatto la stessa fine». Sarebbe stato un vero e proprio raid notturno, ma chi può aver agito con tanta crudeltà? «Siamo sconvolti – aggiunge Patrizia – perché questa gattina e i suoi cuccioli non davano fastidio a nessuno. Ci siamo sempre presi cura di lei stando attenti a non lasciare ciotole o cibo, non c’è mai stato nessuno che si sia lamentato. Un gesto del genere non ha una spiegazione, chi l’ha uccisa forse odia i gatti o forse non era in sé. E in ogni caso è un segnale inquietante. Qui, intorno a noi, c’è qualcuno che nel buio della notte è stato capace di un gesto mostruoso come quello di uccidere una gatta e i suoi cuccioli».
Intanto la notizia sui social ha scatenato commenti di rabbia e indignazione, ma anche di preoccupazione per fatti così gravi che possono accadere in città e rimanere senza un colpevole. «Chi fa del male agli animali è potenzialmente pericoloso per tutti e capace di qualsiasi cosa» si legge. «Persone tanto malvagie sono pericolose anche per gli esseri umani, sono disgustata da tanta cattiveria gratuita» è un altro commento. Intanto i residenti di via Capizzano si stanno organizzando per sporgere una denuncia e chiedere di poter avere accesso prima possibile ai filmati delle telecamere installate nel quartiere. (redazione@corrierecal.it)
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