LAMEZIA TERME Si ripete anche quest’anno il “braccio di ferro” tra l’amministrazione comunale di Gizzeria e il “Cool Bay”, noto locale della costa tirrenica in località “Pesce e Anguille”. Con l’ultima ordinanza, la n. 50 del 2024, il Comune ha, infatti, disposto la «revoca delle licenze amministrative del bar, del ristorante e dell’intero stabilimento balneare» sia per una serie di violazioni, sia per «l’abuso nella conduzione da parte del titolare».
Tutto è partito dall’evento dello scorso 25 aprile nel corso del quale – come è riportato nell’ordinanza – sarebbero stati presenti poco più di 2mila persone, oltre alla presenza di cubista, personale di sicurezza con buttafuori, servizio di somministrazione di alimenti e bevande. E poi una consolle Dj, con adeguata strumentazione tecnica musicale professionale e impianti di diffusione. Ma non è tutto. Dalle verifiche svolte durante la stessa giornata, da parte del nucleo operativo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, sarebbe stato rilevato anche «il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione ambientale VINCA rilasciata dalla Regione Calabria (Dipartimento Ambiente) in quanto lo stabilimento balneare è ricompreso in un’area “SIC rete Natura 2000”, denominato Lago la Vota, oltre che al confine con l’area di Riserva Naturale Regionale “Laghi La Vota” di Gizzeria.
Un “braccio di ferro”, dunque, che dura ormai da diverse stagioni. Il “Cool bay”, infatti, è stato oggetto di ordinanza di interdittiva nel 2022 e nel 2023, in quanto sono stati svolti senza autorizzazione alcuna eventi come il concerto di Malgioglio (27 maggio 2018) ed eventi “danzanti notturni” il 7 giugno 2022 e il 2 agosto 2023, oltre all’ultimo evento dello scorso 25 aprile. L’ente comunale, inoltre, ha recepito anche l’iscrizione nel registro degli indagati – su input della Guardia di Finanza di Lamezia Terme – il rappresentante legale ed il direttore artistico, anche per l’utilizzo di una cucina mobile alimentata a gas non prevista nel C.P.I., oltre che per le violazioni legate all’apertura di «luoghi di pubblico spettacolo, trattenimento o ritrovo, senza avere osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela della incolumità pubblica», non ritenendo giustificate le motivazioni presentate dal legale, tra le quali anche il mancato utilizzo del parcheggio in prossimità della SS18 ai fini di eventi di pubblico spettacolo per come indicato nell’autorizzazione Valutazione di incidenza ambientale. (g.curcio@corrierecal.it)
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