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La lista delle ragazze trofeo, 6 in condotta agli studenti

Il caso in un liceo romano. Sospensione simbolica e formazione con Telefono Rosa

Pubblicato il: 07/06/2024 – 7:16
La lista delle ragazze trofeo, 6 in condotta agli studenti

ROMA Arrivano i provvedimenti per gli studenti dell’ultimo anno del liceo romano Visconti che nei giorni scorsi hanno messo a punto la lista delle ragazze conquistate, come fossero un trofeo da esporre, affiggendola alla porta di una classe. Il consiglio di classe, riunito ieri, ha deciso di punirli con un sei in condotta e una sospensione simbolica di sei giorni, commutata in un’attività con Telefono Rosa, visto che l’anno scolastico ormai è finito. L’attività in realtà coinvolgerà tutti gli studenti e riguarda incontri di formazione con psicologhe e avvocate dell’associazione. «Non ci saranno percorsi di volontariato in nessun modo» tiene a precisare la presidente di Telefono Rosa Gabriella Carnieri Moscatelli che poi aggiunge: «Abbiamo dato massima disponibilità e le nostre professioniste entreranno in aula già dalla prossima settimana. Siamo contente che l’istituto si sia subito reso conto della gravità del gesto. Questo ci rincuora e ci dà speranza. Non possiamo non condannare il comportamento, ma siamo pronte a lavorare con gli studenti e le studentesse affinché capiscano cosa hanno fatto. Devono comprendere che atti come questo alimentano la cultura maschilista e patriarcale che dobbiamo sconfiggere». I provvedimenti disciplinari nei confronti dei 6/7 maturandi erano stati annunciati giovedì dalla preside del prestigioso liceo classico della capitale che aveva definito «grave» l’episodio e per questo aveva convocato per ieri pomeriggio un Consiglio di classe. «Bene che siano stati presi provvedimenti – commenta Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma – anche se il 6 in condotta ha un’influenza minima sul credito scolastico che si calcola sulla media di tutte le materie. Con il 5, al contrario, non sarebbero stati ammessi alla maturità». Ad intervenire sulla vicenda anche la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. «E’ un fatto grave – dice – che dimostra come episodi di patetico maschilismo siano ancora lontani dall’essere sradicati. E, soprattutto, rivela l’entità del problema educativo che abbiamo di fronte». Per la ministra «la povertà educativa sempre più evidente e dilagante, anche in contesti nei quali appare difficile parlare di degrado o disagio sociale, deve interpellare innanzi tutto le famiglie. E’ la famiglia il luogo primario in cui i ragazzi imparano (o non imparano) le relazioni fra le persone, i diritti e i doveri, il rispetto e la libertà». Poi sottolinea: «Lo Stato c’è e vuole esserci, mettendo a disposizione delle famiglie strumenti e servizi per esercitare il proprio ruolo. Ma quel ruolo nessuno potrà mai sostituirlo, ed è necessario che chi ne è titolare torni a esercitarlo». Sulla vicenda inoltre è intervenuto anche il Collettivo Visconti in Rosa stigmatizzando che si alludesse a possibili rapporti tra gli estensori della lista e le ragazze nella lista e invitando tutti «a rispetto della privacy». (Ansa)

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