COSENZA Sono oltre 4mila e chiedono dignità: i tirocinanti, dopo 14 anni, vogliono garanzie sul futuro e per questo hanno organizzato un sit-in lungo la strada statale 19 bis, sotto la sede della RAI Calabria, per far sentire le proprie ragioni. Presenti decine di lavoratori: ognuno di loro racconta storie di precarietà e incertezze non più sostenibili.
Con loro le bandiere di tutte le sigle sindacali, dalla CGIL CISL e UIL alla USB. Qualche disagio alla circolazione, soprattutto in entrata verso il centro di Cosenza, ma la sicurezza è stata garantita dalla massiccia presenza di forze dell’ordine, carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia locale e DIGOS.
La scadenza è l’assestamento di bilancio, in programma la settimana prossima, e i lavoratori chiedono un impegno concreto al governo: servono 65 milioni l’anno per avere finalmente un contratto dopo l’ennesimo rinnovo del tirocinio. Già lo scorso febbraio ha visto la luce una legge per questo tipo di lavoratori a 18 ore e per 18 mesi, ma il problema è sempre il reperimento delle risorse.
«Serve un contratto dignitoso e con tutti i diritti del caso», dice Ivan Ferraro, rappresentante della Nidil, la sigla della Cgil che si occupa delle nuove identità lavorative. Presente anche Damiano Covelli, assessore comunale che ha voluto manifestare il sostegno di Palazzo dei Bruzi: «Noi faremo la nostra parte – ha commentato – chiediamo che governo e Regione si attivino per dare delle risposte a queste migliaia di lavoratori, padri e madri di famiglia che rivendicano uno stipendio sicuro e vivono da anni in una situazione di precarietà non più sopportabile». (euf)
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