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il pensiero

Scardinare il Feudo per poter vivere al Sud

«Si dovrebbe stare nel posto in cui si trovi la maggior felicità possibile. Dove si vuole stare, che sia il luogo di nascita o di elezione. Che se un posto è brutto, che si perda, sparisca e svani…

Pubblicato il: 07/06/2024 – 16:34
di Gioacchino Criaco

«Si dovrebbe stare nel posto in cui si trovi la maggior felicità possibile. Dove si vuole stare, che sia il luogo di nascita o di elezione. Che se un posto è brutto, che si perda, sparisca e svanisca senza rimpianti. I sogni sono buoni se si lotta per realizzarli, se danno coraggio, spinta. L’illusione è la retorica che consola, inevitabilmente diventa rassegnazione. La benzina del Feudo è la rassegnazione: la crea e paga per crearla. Se uno si convincesse che il posto migliore per vivere sia il Sud dovrebbe cominciare a percuotere la corazza che protegge il sistema di potere che lo governa. Ogni ambito ha un feudo, da ogni parte: in altri luoghi si consente una vita più dignitosa. Al Sud, ai feudi locali, i sistemi di potere superiori affidano il compito di spedire in giro la gente, per lavorare e per ogni altra utilità. Il Feudo spopola per statuto: lo fa nei modi che ormai tutti conosciamo, dal lavoro, alla salute, alle mafie. tutto ciò che faccia scappare è oro per i potentucoli nostrani. Svuota per prendersi il poco che c’è, svuota per vendere la terra ai migliori offerenti. Pensare che siano le classi dirigenti, per modo di dire, stratificate quelle buone a migliorare è un pensiero che nessuno ha mai avuto in testa, per la verità. Perché la verità è che al bisogno ci si è piegati, ci si piega, si starà ancora a capo chino. Per quelli che non si arrendono né al feudo né alla retorica la via d’obbligo è la lotta: smantellare pezzo per pezzo l’accrocco. Farlo prima che tutto sia devastato dagli hub energetici dalle colate di cemento e farlo sostenendo gli scampoli di lotta che in giro esistono, anche nella politica e nelle istituzioni, nonostante i de profundis interessati. Guardatevi intorno che tutto perso non lo è. Se volete un posto nel mondo non aspettatelo sul divano».

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