ROMA Anche la terza proiezione, al netto dei decimali sempre suscettibili di cambiamenti o limature, conferma le indicazioni emerse con gli exit poll, in Italia la politica è donna. Giorgia Meloni da una parte ed Elly Schlein dall’altra sono le vere vincitrici di questo importante turno elettorali.
La Meloni, diversamente da quanto accaduto in molti paesi europei, vede il consenso delle forze di maggioranza non eroso, quello del suo partito in evidente crescita rispetto al dato delle elezioni politiche che la videro trionfare.
Oggi la Presidente del Consiglio, che ha sfidato le urne candidandosi con una personalizzazione evidente, votate Giorgia, può dirsi più forte e più solida nella guida del Governo.
Con in più un’aura europea che la vedrà certamente protagonista, sulla base dei dati – ad esempio – si è rivelato azzeccato anche il recente riavvicinamento all’altra signora della destra europea, Marine Le Pen.
Elly Schlein da parte sua ha resistito alla prova delle urne, ridimensionato le aspettative del Movimento Cinquestelle che da mesi l’aveva messa nel mirino, confermato la propria leadership in un partito noto per la propensione nel fagocitare i propri segretari.
I dati che ancora non assegnano ne a Renzi ne a Calenda il fatidico 4% per accedere alla suddivisione dei seggi potrebbe rivelarsi la ciliegina sulla torta.
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