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San Giovanni in Fiore, centrodestra oltre il 60% nella ex roccaforte di sinistra

Forza Italia ha stravinto nel popoloso centro silano le elezioni europee, che erano diventate un banco di prova per la sindaca azzurra Succurro

Pubblicato il: 10/06/2024 – 16:30
San Giovanni in Fiore, centrodestra oltre il 60% nella ex roccaforte di sinistra

SAN GIOVANNI IN FIORE 3.150 voti e il 47,66 per cento delle preferenze, con 2.602 consensi alla candidata azzurra Giusi Princi e il 39,76 per cento di affluenza alle urne, cresciuta di oltre un punto rispetto alla stessa tornata del 2019. Con questi numeri Forza Italia ha stravinto le elezioni europee a San Giovanni in Fiore, che erano diventate un banco di prova per la sindaca forzista Rosaria Succurro – anche presidente della Provincia di Cosenza –, spesso accusata di pessima amministrazione dalle opposizioni, in particolare dal Movimento Cinque Stelle e dai Socialisti, insieme al Partito democratico. La concretezza dell’amministrazione Succurro ha prevalso, dicono i numeri delle Europee – forse i più alti d’Italia per il partito di Berlusconi –, sulla politica degli avversari, «spesso basata su toni alti, critiche a prescindere e strumentalizzazioni quotidiane», spiega un esponente di lungo corso della sinistra locale.
Il responso dei votanti conferma l’elevato gradimento popolare verso la sindaca e la giunta in carica, come la supremazia schiacciante del centrodestra, che da solo ha superato il 60 per cento, nella cittadina silana, ex roccaforte della sinistra. L’altro dato che emerge a San Giovanni in Fiore è la sconfitta clamorosa delle opposizioni locali, con il tracollo del Movimento Cinque Stelle, arrivato all’11,39 per cento, e il pessimo risultato del Pd, rimasto fermo all’11,18 per cento. Fratelli d’Italia è il secondo partito del centrodestra locale, con l’11,48 per cento. Male è andata la Lega, che ha di poco superato il quattro per cento. A San Giovanni in Fiore, il centrodestra compatto ha avuto la meglio su un centrosinistra abile a dividersi, litigioso, privo di proposte e piuttosto assente rispetto ai problemi più sentiti: lavoro e sanità.
Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria e dichiarato sostenitore della candidatura di Mimmo Lucano, può ritenersi soddisfatto per il 7,13 di Alleanza Verdi e Sinistra, la lista dell’ex sindaco di Riace, il quale ha totalizzato 407 preferenze, probabilmente arrivate anche dall’area del Movimento Cinque Stelle. A sinistra, dunque, Oliverio è riuscito a battere le due o tre correnti del Pd di San Giovanni in Fiore, divise sui candidati. Il più votato dei dem è stato Sandro Ruotolo, con 270 preferenze, seguito da Lucia Annunziata con 248, Antonio Decaro con 218 e Jasmine Cristallo con 150. Una riflessione interna si dovrebbe aprire nel Pd, perché di questo passo le prossime elezioni comunali saranno una passeggiata per il centrodestra, che potrebbe vincerebbe addirittura al primo turno.

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