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Comunali, il centrodestra che non sorride e il centrosinistra che vince ma non convince

La lettura del voto a Vibo e Corigliano Rossano. Nel centro della Sibaritide l’unico vero vincitore è Stasi, simbolo del voto in Calabria con Lucano

Pubblicato il: 11/06/2024 – 21:26
Comunali, il centrodestra che non sorride e il centrosinistra che vince ma non convince

LAMEZIA TERME Il centrodestra non sorride, perché il saldo certo non è positivo, il centrosinistra invece ha più motivi per sorridere ma certo non può lasciarsi andare all’entusiasmo. Il dato delle Amministrative in Calabria, almeno quello nelle città più grandi nelle quali si è votato per eleggere sindaci e consiglieri comunali, Vibo e Corigliano Rossano, autorizza un’analisi e qualche lettura politica che sono sicuramente parziali, sia per la limitatezza del quadro elettorale sia per il peso del civismo che comunque è molto consistente, ma che offrono anche spunti significativi.  Lo schema era diverso, a Vibo Valentia, con tre candidati sindaco espressione di tre coalizioni comunque politicamente definire e definibili, e a Corigliano Rossano, con due candidati sindaco espressione di due sole coalizioni, ma qualche tratto comune emerge.

Vibo Valentia

A Vibo Valentia dunque sarà ballottaggio, tra il candidato sindaco del centrodestra, il dg del Dipartimento Lavoro della Regione Roberto Cosentino, e il candidato sindaco del centrosinistra, Enzo Romeo: stoppata la corsa del candidato sindaco del terzo polo, Francesco Muzzopappa, che ovviamente adesso può diventare baricentrico e anche decisivo ai fini del secondo turno. Cosentino si è attestato al 38,4%, Romeo al 31,9%, “in libera uscita” c’è un buon 29% circa che è quello che ha riportato Muzzopappa. Si vedrà se e come si evolveranno le trattative. Intanto, qualche riflessione. Il centrodestra, che non ha ricandidato l’uscente Maria Limardo, di Forza Italia, comunque rischia di non confermarsi alla guida del Comune di Vibo Valentia, anche per alcuni errori, il primo dei quali la scelta di Cosentino quasi in Zona Cesarini e tra mille dubbi, e più di una tensione soprattutto all’interno di Forza Italia, tensione a fatica mascherata da convention apparentemente unitarie alla presenza dei big regionali azzurri Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro e Giuseppe Mangialavori. In più, Fratelli d’Italia al primo turno non sembra aver brillato e la Lega manco ha presentato il simbolo. Capitolo centrosinistra: la coalizione a sostegno di Romeo, del Pd, sia pure giocandosela e continuando a giocarsela ancora, non è sembrata quell’onda d’urto capace di cambiare il vento politico a Vibo Valentia, lo schema del campo largo progressista non ha particolarmente brillato anche nei numeri, tutti sotto il 10% (il Pd al 9,9, il M5S sotto il 5%). Tra due domeniche dunque il ballottaggio, che può premiare l’una o l’altra coalizione, ma finora il dato è questo. Quanto al terzo polo, sarà molto interessante vedere, tra gli altri, come (e se) si orienterà al secondo turno Azione rappresentata dal segretario regionale Francesco De Nisi, che alla Regione è nella maggioranza di centrodestra ma che ha una storia di centrosinistra e ieri, nei commenti del post voto, ha lanciato più di un messaggio per nulla accomodante alla coalizione guidata da Occhiuto.

Una iniziativa elettorale del centrodestra a sostegno di Cosentino a Vibo Valentia

Corigliano Rossano

A Corigliano Rossano invece partita già chiusa al primo turno, con la straripante vittoria del sindaco uscente Flavio Stasi, candidato della coalizione progressista, che ha sfiorato il 65%, una trentina di punti percentuali in più rispetto alla sfidante, la consigliere regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, che i bene informati affermano essere stata praticamente “imposta” dallo stesso Occhiuto. La coalizione della Straface, che comprendeva qui anche Azione,  secondo gli analisi politici del territorio ha dato l’impressione di rappresentare un vecchio blocco di potere che ancora non si arrende, in più la stessa candidatura della Straface è maturata comunque un bel po’ in ritardo, costringendo lo schieramento a una campagna elettorale in salita: Occhiuto inizialmente si è speso in prima persona e sul posto a sostegno della Straface ma poi nelle ultime due settimane secondo alcuni osservatori  si sarebbe via via sfilato, avendo forse percepito un vento non benigno. In ogni caso, per Forza Italia il dato di Corigliano Rossano è negativo, così come per il centrodestra complessivamente inteso: strana poi una evidente discrepanza di voti tra Europee e Amministrative da parte di Fratelli d’Itali e Lega. Specularmente, ecco invece il trionfo di Stasi, un trionfo che però secondo gli addetti ai lavori risiede più nella capacità del sindaco uscente e delle sue aree civiche di intercettare il consenso che non nell’apporto dei partiti di centrosinistra, Pd e M5S in testa: e infatti Pd e M5S sono le liste meno votate della coalizione, rispettivamente il 3,67% e il 4,86%. Qualcuno osserva che diversi dem erano in corsa in altre liste ma questo sposta di pochissimo il ragionamento, che evidenzia come anche a Corigliano Rossano non c’è il successo di alcun campo largo. Ma verosimilmente c’è solo il successo di un sindaco che sicuramente si muove in un universo di sinistra ma che evidentemente va oltre anche questo rigido steccato: Flavio Stasi, non a caso definito come il volto simbolo di questo voto in Calabria insieme a Mimmo Lucano, rieletto sindaco di Riace e anche europarlamentare, i due nuovi paladini di una sinistra che intercetta quel consenso che il Pd e gli altri partiti non riescono proprio a intercettare. (a. cant.)

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