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IL VOTO IN CALABRIA

Mancuso “vola” a Catanzaro, Cannizzaro “sbanca” Reggio: così le città hanno votato alle Europee

Tra i sindaci di centrosinistra alla fine può sorridere davvero solo Caruso. A Cosenza il M5S è il primo partito mentre Forza Italia è solo il quinto

Pubblicato il: 11/06/2024 – 13:31
di Antonio Cantisani
Mancuso “vola” a Catanzaro, Cannizzaro “sbanca” Reggio: così le città hanno votato alle Europee

CATANZARO Il successo del M5S a Cosenza a Crotone, il boom della Lega a Catanzaro, di Forza Italia a Reggio Calabria e di Fratelli d’Italia a Vibo Valentia. E’ stato – per usare una frase fatta – “a macchia di leopardo” il voto delle elezioni europee nei cinque capoluoghi di provincia, un voto che ha rappresentato anche una sorta di “tagliando” per le amministrazioni in carica o, nel caso di Vibo, un giudizio sull’amministrazione uscente. Un voto chiaramente condizionato dal “peso” dei big nei rispettivi territori, alcuni dei quali – come il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso con riferimento alla sua città, Catanzaro – anche impegnati in prima persona in qualità di candidati all’Europarlamento. A parte qualche costante – come il Pd che oscilla generalmente tra il 15 e il 18% o la “sorpresa” Alleanza Verdi Sinistra che entra a pieno titolo tra le forze politiche di spicco – l’andamento della tornata europea nelle grandi città della Calabria è stato molto ondeggiante, con qualche spunto interessante, come la difficoltà che registra Forza Italia a Cosenza, città nella quale gli azzurri, alle Europee, sono risultati il quinto partito pur esprimendo leader politici a vari livelli, a partire dal governatore Roberto Occhiuto. C’è poi un altro dato che si può cogliere, con riferimento ai tre sindaci di centrosinistra che guidano i Comuni di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria: a parte Franz Caruso, a Cosenza, per Nicola Fiorita a Catanzaro e per Giuseppe Falcomatà a Reggio Calabria la coalizione di governo non esce in modo smagliante dalle urne, almeno a leggere i dati. Considerando l’attenzione che sui tre già si è concentrata- e considerate anche le ambizioni che sotto sotto i tre coltivano – in vista delle future Europee, sicuramente l’esito del voto per l’Europarlamento rappresenta un importante elemento di riflessione, mentre intanto irrompe fragorosamente sulla scena progressista la figura del rieletto sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi, rieletto a valanga nel suo Comune, che non è un capoluogo di provincia ma è come se lo fosse.

Catanzaro

Nel dettaglio, partendo da Catanzaro, che qualcuno, dopo il voto di sabato e domenica, già definisce una città leghista. Probabilmente è un’esagerazione, ma intanto il Carroccio risulta il primo partito in città con oltre il 18,6%, un risultato sicuramente da ascrivere al traino della candidatura alle Europee non tanto del brand Lega quanto del nome di Filippo Mancuso, che ha mobilitato tutto il mobilitabile e forse anche di più (c’è per lui anche un orizzonte Palazzo De Nobili…). Ma anche Fratelli d’Italia, che qui esprime una big come la leader regionale del partito e sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, si attesta oltre il 18%, confermando comunque come quella catanzarese sia una piazza essenzialmente di centrodestra anche se Forza Italia non decolla nonostante il neo acquisto Antonello Talerico (gli azzurri sono anche a Catanzaro il quinto partito, con il 12,8%). Quanto al centrosinistra, bene il Pd (oltre il 17,5%), che va meglio che in altre città, e bene Avs (6,56%) e tiene anche M5S, ma in generale il voto delle Europee magari non taglia le gambe ma nemmeno rafforza Fiorita, che nelle prossime settimane dovrà affrontare il “nodo” politico di una maggioranza che va avanti grazie all’apporto di mezza Forza Italia, quella dello stesso Talerico: qualcuno dice che non cambierà nulla, ma resta tutta l’anomalia politica di una situazione davvero inedita.

Cannizzaro alla chiusura della campagna elettorale di Forza Italia Calabria a Reggio

Cosenza

Più “dolce” invece il voto delle Europee per il sindaco di Cosenza Franz Caruso, considerando che i partiti che lo sostengono – Pd. M5S, Avs, Psi – in città alle Europee hanno tenuto bene: M5S primo con circa il 20%, Pd secondo con oltre il 18,6%, poi bene Avs (11,85%), quarta forza più votata, probabilmente trascinata dal voto di Maria Pia Funaro dopo l’addio al Pd, e anche Stati Uniti d’Europa nel quale è federato il Psi di Caruso (8,6%). Quanto al centrodestra, per il governatore Occhiuto ma anche per gli altri big, dal senatore Mario Occhiuto al vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo alla metà della famiglia Gentile impersonata da Tonino, quell’11,31% di Forza Italia stona in un contesto regionale comunque particolarmente positivo così come non sembra per nulla eccezionale l’8,8% della Lega nonostante lo slancio della new entry Katya Gentile. Nemmeno Fratelli d’Italia brilla particolarmente a Cosenza, nonostante la candidatura dalle Europee della consigliere regionale Luciana De Francesco: i meloniani sono in città il primo partito della coalizione ma arrivano al 15,5%, la percentuale più bassa nei capoluoghi.

Reggio Calabria

Quadro invece completamente diverso a Reggio Calabria. In riva allo Stretto Forza Italia vola letteralmente al 26%, un exploit che forse è persino banale attribuire all’impegno e alla mobilitazione “militare” del coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro a sostegno della candidatura alle Europee di Giusi Princi (e anche per Cannizzaro non manca chi indica come orizzonte Palazzo San Giorgio, la sede del Comune…). A Reggio però anche Fratelli d’Italia veleggia al massimo con un 21,14% frutto sicuramente del traino della ricandidatura all’Europarlamento dell’uscente Denis Nesci (infatti rieletto). Nel centrodestra anche qui arranca la Lega, a poco più dell’8% ma per il resto la coalizione dà un segnale preciso con vista Comunali 2025, e un segnale preciso al centrosinistra e al Pd del sindaco Giuseppe Falcomatà, che comunque tiene in qualche modo (per i dem il 16,81%, anche se è tra le più basse percentuali nelle grandi città).

Crotone e Vibo Valentia

Dinamiche ancora diverse invece spostandosi a Crotone, perché alle Europee la città di pitagora premia in modo piuttosto sorprendente il Movimento 5 Stelle, che sfiora il 27% alle Europee. Fratelli d’Italia è seconda a circa il 20%, anche qui il Pd tutto sommato si allinea al range delle altre città mentre Forza Italia non entusiasma con quel 14,6% che comunque non è disprezzabile, e la Lega a Crotone ha la percentuale più bassa di tutti i capoluoghi (6,5%). Infine, Vibo Valentia, nel quale le Europee si abbinavano al voto delle Comunali: Fratelli d’Italia, probabilmente sull’onda del vento nazionale, vola oltre il 25% distanziando Forza Italia di quasi 10 punti percentuali, un divario che secondo alcuni osservatori politici nascerebbe dalle difficoltà degli azzurri sul territorio esemplificate dalla non ricandidatura a sindaco di Maria Limardo. A Vibo città il secondo partito alle Europee è il M5S (16%), quindi (solo) terzo il Pd del candidato sindaco Enzo Romeo (15,5% la percentuale più bassa nei capoluoghi), bene Avs (oltre il 6%) e anche Azione rappresentata sul territorio dal segretario regionale Francesco De Nisi (5,54%). (a.cantisani@corrierecal.it) (Ha collaborato Francesco Veltri)

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