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Morcavallo: «La legge sullo scioglimento dei comuni venga modificata. Si trovino soluzioni intermedie»

L’appello dell’avvocato durante il convegno a Cosenza. «Si può pensare a una moratoria o alla revoca del singolo amministratore o dirigente»

Pubblicato il: 11/06/2024 – 18:38
Morcavallo: «La legge sullo scioglimento dei comuni venga modificata. Si trovino soluzioni intermedie»

COSENZA Modificare la legge sullo scioglimento dei comuni e sull’interdittiva antimafia, inserendo la possibilità di individuare soluzioni intermedie. L’avvocato Oreste Morcavallo, nel corso del convegno a Cosenza dal tema “L’informazione interdittiva antimafia e lo scioglimento dei comuni”, lancia un appello rivolto ai legislatori, citando i casi di Rende e Tropea per «evitare che in comuni così importanti si arrivi subito all’effetto dissolutorio». Durante l’incontro, in cui è stato presentato il suo libro, Morcavallo si è soffermato con il Corriere della Calabria sui due temi della giornata: lo scioglimento e l’interdittiva antimafia. «Sono due argomenti che hanno una comune finalità, quella di contrastare la mafia. Però, mentre l’informazione interdittiva si fonda su elementi molto indiziari e incerti, lo scioglimento è, o dovrebbe meglio essere fondato, su elementi certi e concreti» spiega l’avvocato.

«Venga modificata la legge»

«Per la verità – continua – l’esperienza di questi anni dimostra che la magistratura e la prefettura non hanno recepito quelle che sono le novità legislative, ma soprattutto le finalità volute dal legislatore: ovvero, per quanto riguarda l’informativa antimafia, contemperare l’esigenza della libera economia e dall’altro lato della pubblica sicurezza». Discorso diverso per lo scioglimento dei comuni, per il quale, sottolinea Morcavallo «la volontà è quella di salvaguardare il diritto all’elettorato passivo e attivo, che sono diritti costituzionalmente garantiti». Anche a tutela di questi diritti l’auspicio dell’avvocato è che «tramite questo convegno, in cui partecipano il presidente del Tar Campania, il più importante in Italia e del Tar Salerno e Calabria, i territori dove i due fenomeni sono tristemente più diffusi, si possa rilanciare un messaggio al legislatore per trovare una nuova modifica sullo scioglimento e sull’interdittiva antimafia, cioè che si valutino soluzioni intermedie, che possono essere una moratorio oppure la revoca dell’amministratore o del dirigente che ha dato luogo allo scioglimento». Soprattutto se pensiamo, conclude Morcavallo, «che nelle ultime elezioni di qualche giorno fa, in Italia, otto comuni non sono andati al voto proprio perché non vi erano liste. Questo vuol dire che c’è una difficoltà a trovare un impegno che sia, diciamo, scevro tra questi condizionamenti che creano un peso enorme alla libera democrazia e all’esercizio del voto». (redazione@corrierecal.it)

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