CATANZARO Ore di alta tensione all’Università di Catanzaro. L’intesa tra il commissario straordinario Simona Carbone e il rettore dell’Umg Giovanni Cuda sull’atto aziendale dell’azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” ha provocato la rivolta del Consiglio della Scuola di Medicina, i cui componenti hanno rassegnato le dimissioni in segno di dissenso rispetto alla linea del rettore. Un gesto senza precedenti e particolarmente duro rispetto all’atto più importante per la gestione della “Dulbecco”, che rappresenta il polo sanitario più importante della Calabria dopo la fusione tra il “Pugliese-Ciaccio” e il “Mater Domini”. In un documento dimissionari componenti della Scuola di Medicina, in particolare, contestano la mancata preventiva consultazione, ai fini del parere, da parte del rettore sull’atto aziendale della “Dulbecco” e il mancato coinvolgimento dei docenti con attività assistenziale rappresentati in seno alla Scuola, «nonostante le ripetute sollecitazioni», dicendosi infine «rattristati dal dover constatare un atteggiamento che, per la prima volta nella storia dell’ateneo, vede una decisione presa in completa solitudine da parte del rettore».
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