CATANZARO «Si registrano molti malumori tra i funzionari comunali, e non solo loro, per effetto dei risultati della graduazione delle indennità attribuite alle cosiddette Elevate Qualificazioni. Molti di loro ritengono penalizzanti i punteggi attribuiti alle proprie posizioni, seppure sulla base delle relazioni rese dai dirigenti dei settori e della metodologia prevista da un apposito regolamento recentemente approvato». Lo scrive il consigliere comunale di Azione a Catanzaro Stefano Veraldi. «La cosa ci preoccupa molto, considerato che i funzionari costituiscono quella retrovia dirigenziali su cui poggiano i progetti e l’efficienza di tutta l’amministrazione comunale. Molti settori strategici per l’attuazione del programma del Sindaco, risultano infatti sorprendentemente penalizzati rispetto ad altri, dalle risultanze di detta graduazione ufficializzata con apposita Determina del Dirigente del Settore Personale. Certamente il procedimento che ha portato a tali risultati suscita a mio avviso gravi perplessità, ma sarebbe utile per l’amministrazione rivedere il citato regolamento e soprattutto effettuare una nuova e più oculata graduazione delle posizioni per il prossimo anno, visto che per il prossimo anno varieranno molti elementi utilizzati dalla metodologia per la graduazione, quali ad esempio gli obiettivi e le risorse umane e finanziarie che saranno assegnate ai singoli settori con il nuovo Peg 2025. Di fatto, i dubbi sorti analizzando la documentazione lasciano intravedere graduazioni fortemente criticabili poiché sembrano prive di “oggettività” e “parità di trattamento”. Non è chiaro come alcuni settori abbiano aumentato il punteggio mentre altri lo abbiano diminuito. Sicuramente il quesito (già inviato all’ente preposto) ci dirà se il procedimento è stato svolto in maniera pienamente regolare e se è stato tenuto conto anche dalle rilevazioni del Nucleo di Valutazione che ha evidenziato Al punto 5 della nota che L’art. 10, comma 4, non esclude dalle somme riutilizzabili quelle derivanti dall’erogazione della retribuzione di risultato inferiore al massimo stabilito contrattualmente all’esito della valutazione individuale. Tali risorse non possono essere redistribuite e devono costituire economia di bilancio. Per cui è necessario intervenire perimetrando bene le somme che possono essere oggetto di redistribuzione (per esempio, per mancata assegnazione di un incarico)».
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