MILANO «Noi siamo pronti a partire anche domattina. C’è una squadra che scalda i motori, ragazzi che vogliono farlo». Così l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, a margine del premio intitolato all’economista Alberto Giovannini, già presidente del gruppo. «Abbiamo – aggiunge – un bel programma di assunzioni sul posto, stiamo facendo le scuole anche per formare i tecnici che serviranno realizzare il ponte, in Calabria in Sicilia e nel resto del paese. Questo significa proiettare l’Italia in uno scenario internazionale in un paese all’avanguardia. Quando si parla di innovazione, non è solo i computer innovazione, ma anche le opere che fai e come le fai. Non si è mai fatto un ponte come questo prima, la stessa domanda che si sono fatti tutti quelli che ci hanno preceduto che hanno fatto cose che non si erano mai fatte prima. Con questo criterio noi avremo un paese da tenere fermo nelle caverne». Sulla tempistica, Salini ha evidenziato che «sono cose che non dipendono da noi ma dalla politica. Se si cominciasse subito noi siamo pronti domattina. Se la politica ci dice cominciamo noi cominciamo».
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