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Tra battaglie identitarie e sfide politiche c’è (di nuovo) una sinistra in Calabria

La “sorpresa” delle ultime elezioni europee nella nostra regione è l’ottimo e inatteso dato di Alleanza Verdi Sinistra. Quei segnali al Pd e al M5S

Pubblicato il: 12/06/2024 – 7:24
Tra battaglie identitarie e sfide politiche c’è (di nuovo) una sinistra in Calabria

LAMEZIA TERME Quasi il 6% in Calabria, con alcuni picchi come l’11 per cento e oltre a Cosenza città o il 7% e più a Crotone città. Alleanza Verdi Sinistra è stata una delle sorprese delle elezioni europee, sicuramente una delle più positive, in Italia come anche in Calabria. Scelte identitarie, testimonianze di battaglie come quella di Ilaria Salis o di Mimmo Lucano presentati come simboli della giustizia illiberale che opprime chi si batte per gli ultimi, un rinnovato appeal verso i giovani ma anche un polo di attrazione per i tanti che piano piano si stanno staccando dal Pd e anche dal Movimento 5 Stelle, partiti grandi ma forse proprio per questo dispersivi, anche sul piano dei contenuti e della proposta politica. Il tandem Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni secondo diversi analisti politici ha indovinato la linea elettorale, al Nord come al Sud Calabria compresa, facendo capire che ancora un’altra sinistra, movimentista e radicale il giusto, anche nella nostra regione c’è e attira. Del resto, lo conferma plasticamente la parabola politica di Mimmo Lucano, il sindaco del “Modello Riace” in tema di politiche per i migranti che, liberato dal fardello delle accuse del processo Xenia, di fatto smontate dai giudici, si è ripreso il suo Comune dopo l’interregno della Lega ed è stato anche eletto all’Europarlamento, candidato capolista nel collegio Sud (e anche in altre circoscrizioni) e capace di intercettare oltre 77mila preferenze: è evidente che il nome di Lucano ha fatto da richiamo a tutto un mondo che forse non avrebbe nemmeno votato. Indicativo il fatto che Lucano alla fine abbia resistito anche al corteggiamento della segreteria del Pd targata Elly Schlein, che giustamente in Lucano aveva individuato un profilo giusto e aderente alla linea che la Schelin predilige: ma probabilmente un partito “paludato” e “imborghesito” com’è il Pd non fa per Lucano. E non è un caso che con il sindaco di Riace si siano schierati anche l’ex governatore dem Mario Oliverio, uno dei tanti “dimenticati“ dal Pd, come del resto una consistente rappresentanza catanzarese guidata dall’ex presidente della Provincia Enzo Bruno, approdata in Sinistra Italiana dopo l’addio al Pd. Indicativo poi anche il fatto che alle Europee Avs nel collegio sud abbia candidato, con buoni riscontri, anche Maria Pia Funaro, ex vicesindaco di Cosenza ed ex Pd, che la Funaro ha salutato dopo aver guerreggiato con l’incrollabile apparato dem. Operazioni significative, che Avs ha gestito sull’asse Roma Calabria, con l’apporto del segretario regionale di Sinisra Italiana Fernando Pignataro e di quello dei Verdi, Giuseppe Campana. I temi politici per Avs restano ancora quello delle alleanze, il campo largo, da discutere con Pd e M5S anche a livello regionale, e alcune lotte identitarie come il no al Ponte sullo Stretto. In Calabria non c’è una rappresentanza in Consiglio regionale ma adesso quel 5,93% potrebbe aprire nuove piste. (a. cant.)

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