CATANZARO Si è detto «serenissimo», pronto ad attuare il suo piano B, ma dalle sue parole più che tranquillità è emerso il rammarico per una situazione che in pochissimi giorni ha visto il Catanzaro delle meraviglie perdere i suoi uomini migliori, quelli che in appena due anni hanno portato i colori giallorossi dalla serie C a un passo dalla massima serie. Il presidente Floriano Noto ieri davanti ai cronisti e ad alcuni tifosi ha provato a mostrarsi calmo, ha cercato, col sorriso sul volto, di convincere tutti che gli addii annunciati del direttore sportivo del club Giuseppe Magalini e del tecnico Vincenzo Vivarini (che si sommano a quella concordata del dg Diego Foresti) non siano un problema insormontabile. Poi, però, tra un pensiero al futuro, appunto con un piano B relativo, al momento, solo alla figura del direttore generale da ufficializzare a giorni «o all’inizio della prossima settimana», e una frase ad effetto («si riparte da due cose fondamentali, la società e il pubblico»), il patron ha tenuto a specificare che i capitoli Magalini e Vivarini sono tutt’altro che chiusi, lasciando intendere anche di poter avviare un procedimento legale («ne potremmo discutere nelle sedi opportune») contro i suoi tesserati. Soprattutto nei riguardi dell’allenatore abruzzese che, pur essendo legato alla società per un altro anno, ha deciso di voltare pagina. «Lui non vuole continuare – ha confermato Noto – ne parleremo nelle sedi opportune». «Il Catanzaro negli ultimi anni – ha continuato l’imprenditore – non ha mai avuto società che sono durate sette, otto, dieci anni, ma nel calcio ci dobbiamo abituare che ci sono cicli di due, tre anni. Poi con Magalini e Vivarini che avevano due contratti già firmati valuteremo il da farsi nelle sedi opportune».
Infine, sul probabile arrivo di Aquilani sulla panchina giallorossa, Noto ha rivelato di non averlo contattato. «Abbiamo un allenatore sotto contratto – ha ribadito – che è Vivarini». La sensazione, però, è che soprattutto la vicenda allenatore sia destinata ad andare avanti a lungo con violenti strappi e conseguenze polemiche. (redazione@corrierecal.it)
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