COSENZA Quello che Iacucci non dice. Il capogruppo dl Pd in Consiglio regionale è corso a Corigliano Rossano per celebrare la rielezione di Flavio Stasi ma sorvola sul flop della lista del Pd, messa in piedi proprio dal duo Iacucci-Bevacqua e con il fratello del primo, Nello Iacucci, tra i candidati.
Per semplificare: senza il Pd (i cui circa 3.300 voti alle Europee si dimezzano nei 1.464 delle Comunali) Stasi avrebbe vinto lo stesso. Il 3,7% dei democratici – che alle amministrative del 2019 non erano presenti – descrive plasticamente un lento declino: sono quattro i punti percentuali in meno rispetto al 2016. In termini assoluti, la lista del Pd è ultima tra le 8 che sostenevano Stasi e terzultima se si considerano quelle a sostegno di Straface (soltanto Civico e Popolare e Lega Salvini Premier fanno peggio con il 2,9% e 2,3%).
Lo stesso messaggio che Franco Iacucci ha affidato a caldo ai social è monco del riferimento al livello regionale e provinciale, per ovvi motivi: «Dopo lo straordinario risultato del #partitodemocratico a livello nazionale, festeggiamo anche la vittoria a Corigliano Rossano con Flavio Stasi». Del Pd locale meglio non parlare.
Raramente i democrat calabresi parlano di campo largo eppure forse dovrebbero, dal momento che il Movimento 5 Stelle si afferma come primo partito in provincia di Cosenza (oltre che di Crotone) e non è un segnale da poco per due ordine di motivi: va in controtendenza rispetto al primato dem al Sud e soprattutto interessa la provincia che esprime i due consiglieri regionali in prima linea nella sfida Stasi-Straface.
Non a caso Davide Tavernise “mette il cappello” sulla rielezione di Stasi: «Il risultato elettorale che il Movimento 5 Stelle ha ottenuto sullo Ionio cosentino dimostra la concretezza del nostro agire e la maturità del nostro progetto politico – commenta il consigliere regionale e capogruppo M5S –. L’ultima tornata ci regala un consigliere a Corigliano-Rossano, Lidia Sciarrotta, a supporto del sindaco Flavio Stasi». Un risultato minimo eppure importante.
Un consigliere, come il Pd (grazie ai 457 voti portati in dote da Giuseppe Candreva: 140 in meno del candidato di AVS, Giovanni Leonetti), mentre per sua la forte caratterizzazione civica (e «di sinistra» come ama ripetere il sindaco) Stasi ne totalizza 12 tra gli eletti nelle liste civiche: 3 consiglieri ciascuno per Città Libera (dove il record cittadino della dem “in uscita” Rosellina Madeo, 1.031 preferenze, potrebbe rappresentare un problema per il partito) e Uniti per Stasi, 2 per Azzurro Mare, Corigliano Rossano Futura e Corigliano Rossano Pulita.
Pd non pervenuto o quasi, come a Montalto Uffugo: lì non c’era neanche il simbolo.
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