ROMA L’Aula della Camera ha respinto, con 42 voti di differenza, la richiesta avanzata dalla capogruppo del Partito democratico a Montecitorio, Chiara Braga, di una correzione formale del processo verbale relativo alla seduta di ieri sul disegno di legge sull’Autonomia differenziata. La parlamentare del Pd aveva chiesto di sostituire, all’undicesimo capoverso, «la parola “disordini” con le seguenti parole “aggressione nei confronti del deputato Donno da parte di alcuni deputati della Lega e di Fratelli d’Italia”». Le opposizioni hanno protestato al grido «vergogna, vergogna». Il presidente di turno dell’Assemblea, Sergio Costa, ha pertanto firmato il verbale.
Le opposizioni hanno chiesto che l’Aula non prosegua fino all’Ufficio di presidenza che dovrà valutare quanto accaduto ieri in Aula. «Potete anche manipolare il verbale – ha accusato la parlamentate M5s Carmela Auriemma – non c’è più lo spirito per proseguire anche perché molti picchiatori di ieri sono presenti in quest’Aula». «Si può riprendere l’attività ordinaria dell’Aula solo dopo l’ufficio di presidenza», ha detto il Dem Federico Fornaro. «Alla presidente Giorgia Meloni – ha detto Marco Grimaldi di Avs – chiedo ma davvero vuole mostrare un’immagine dell’Italia davanti ai grandi del mondo per cui a un canto della Resistenza si risponde con i simboli dell’onta nazifascista? Che la Decima sia la risposta a “Bella ciao”, se non è così e io non penso faccia qualcosa». Anche Iv e Azione e +Europa si sono associate alla richiesta.
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