ROMA Ormai è un dato acclarato che l’autonomia differenziata voluta dalla Lega sia un tema divisivo nel centrodestra, ma adesso sembra sia divisivo anche all’interno di Forza Italia. E’ questo lo scenario che emerge dalla lettura di alcuni quotidiani nazionali nei commenti sulla (tesa) giornata parlamentare di ieri. Secondo “Repubblica” «in casa Forza Italia, partito che ha preso il grosso dei consensi al Sud alle Europee, monta la protesta. In segreteria durante il ricordo del fondatore Silvio Berlusconi il governatore della Calabria Roberto Occhiuto chiede ad Antonio Tajani di “votare contro questa riforma”. La risposta del segretario: “Non si può, così cade il governo”. A questo punto interviene Raffaele Nevi che propone di votare alcuni ordini del giorno, ma Occhiuto ribatte: “Gli ordini del giorno valgono quanto carta igienica”. Per evitare spaccature ufficiali – prosegue “Repubblica” – Tajani dirà alle agenzie: “Noi manteniamo gli impegni ma è chiaro che la quesitone dei Lep è fondamentale, vigileremo”». Anche il “Fatto Quotidiano” racconta un retroscena simile: secondo il “Fatto” «l’intervento del presidente della Regione Calabria certifica un prima forma di dissenso interno a Forza Italia, le sue parole sull’autonomia – scrive il quotidiano – sono state lette come la volontà di Occhiuto di presentarsi come voce alternativa a Tajani nel partito facendo pesare le quasi 50mila preferenze che sono andate al vicepremier».
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