POLISTENA Nel 2023 sono state più di 2.100 le prestazioni socio-sanitarie effettuate da Emergency in Calabria e 643 le persone supportate. Nella Piana di Gioia Tauro l’Ong garantisce assistenza sanitaria gratuita, orientamento socio-sanitario e supporto psicologico ai lavoratori braccianti, ai cittadini italiani e stranieri in difficoltà che non riescono ad avere accesso alle cure.
L’ambulatorio fisso a Polistena e l’ambulatorio mobile, che si muove quotidianamente tra Rosarno e la tendopoli di San Ferdinando, fa parte di Programma Italia, il progetto con cui Emergency dal 2006 offre nel nostro Paese servizi di cura a persone indigenti e in stato di bisogno spesso escluse dal Servizio Sanitario Nazionale. Il diritto alla salute di cittadini stranieri, persone migranti, persone in condizioni di fragilità e povertà è infatti limitato da barriere burocratiche, linguistiche ed economiche che, insieme alle complessità amministrative, rappresentano veri ostacoli all’accesso alle cure. Con Programma Italia, Emergency lavora per superare queste barriere e rendere concreto il diritto alle cure per ogni persona.
Lo scorso anno 585 persone hanno usufruito dei servizi dell’ambulatorio mobile che staziona in piazza Valarioti a Rosarno e presso la tendopoli di San Ferdinando dove centinaia di lavoratori braccianti, in particolare durante la stagione della raccolta degli agrumi, vivono in condizioni igienico-sanitarie e abitative estremamente precarie. Nel 2023 attraverso la clinica mobile, sono state effettuate 1.979 prestazioni socio-sanitarie che si sono suddivise in 676 prestazioni di orientamento sociosanitario e mediazione linguistico-culturale; 952 prestazioni infermieristiche; 338 prestazioni di medicina generale e 6 colloqui con lo psicologo.
Le persone supportate nell’ambulatorio mobile provengono per la maggior parte dall’Africa sub-sahariana e lavorano come braccianti. Tra i primi Paesi di provenienza dei pazienti, ci sono stati Mali, Gambia, Senegal, Marocco, Romania, Bulgaria, Ghana, Guinea e Costa D’Avorio. I braccianti vivono spesso in alloggi di fortuna, come insediamenti informali ed edifici abbandonati, senza avere accesso ai servizi igienici. Gli effetti sulla salute sono evidenti. Tra le patologie più comuni riscontrate, ci sono state dorsalgie, disturbi muscolari e articolari ma anche problemi legati all’intestino, gastriti e duodeniti.
«Da quando siamo alla tendopoli di San Ferdinando, la situazione è in netto peggioramento – spiega Mauro Destefano, coordinatore del progetto in Calabria –. Da diverso tempo, l’insediamento si trova sempre di più in stato di abbandono con l’assenza di presidi che possano garantire la sicurezza di quel luogo. La qualità della vita delle persone che ancora vive in tendopoli è pessima e le condizioni igienico-sanitarie sono sempre più gravi. Le persone si rivolgono a noi non solo per motivi socio-sanitari ma anche perché spesso non conoscono i propri diritti. Non sanno ciò che spetta loro sia dal punto di vista sanitario sia burocratico. Cerchiamo di orientarli e aiutarli ad accedere ai servizi del territorio».
Più della metà dell’utenza della clinica mobile nel 2023 era formata da cittadini extra UE con permesso di soggiorno (62%).Il dato è significativo: nonostante le persone posseggano il permesso di soggiorno, spesso si rivolgono a Emergency per districarsi all’interno del sistema burocratico italiano. Anche per questo è cruciale la figura del mediatore culturale che ascolta e informa chi si rivolge all’ambulatorio. In particolare, la percentuale di cittadini extra UE con permesso di soggiorno è ancora più alta tra le persone provenienti dai Paesi dell’Africa Subsahariana e che spesso lavorano come braccianti. Si tratta però di una condizione di regolarità precaria, dal momento che Emergency assiste sempre di più a un indebolimento dei permessi di soggiorno, a partire dai decreti sicurezza fino al decreto Cutro del 2023 (poi convertito in legge n. 50/2023).
«C’è il rischio che molte persone, che oggi lavorano con un contratto e hanno un permesso di soggiorno, cadano in futuro in una condizione di irregolarità non avendo la possibilità di rinnovare il documento. Oltre a ciò, i contratti di lavoro spesso non rispecchiano le giornate effettivamente lavorate, impedendo alle persone di avere un giusto salario e di accedere ai sussidi di cui avrebbero diritto, come la disoccupazione. Si dovrebbe intervenire su tutti questi aspetti e, parallelamente, promuovere politiche che incentivino i modelli di abitare diffuso, garantendo il diritto alla casa e uscendo dalla logica dei ghetti che rendono le persone sempre più invisibili e senza tutele», aggiunge Mauro Destefano.
«Sono nato in Sudan ma ho vissuto vent’anni in Libia. Sono arrivato in Italia nel 2011 e alla tendopoli di San Ferdinando nel 2018 – spiega J., lavoratore bracciante che vive nella tendopoli –. Qui la vita è molto dura. Ho provato più volte a uscire da questa situazione di disagio ma trovare una casa è impossibile, soprattutto perché lavorando nelle campagne non ho soldi sufficienti e non ho un contratto di lavoro. Ho avuto un incidente in tendopoli: mentre provavo a far funzionare il generatore di corrente elettrica, mi sono ustionato tutto il volto con un ritorno di fiamma. Da quel momento, vado sempre nell’ambulatorio di Emergency dove la medica e l’infermiere mi visitano e mi puliscono la ferita per evitare che le cicatrici possano infettarsi».
In Calabria Emergency è presente anche con un ambulatorio fisso a Polistena. Nella struttura, riaperta a ottobre 2023 all’interno dello stabile confiscato alla ‘ndrangheta “Centro polifunzionale Padre Pino Puglisi” in via Catena 45, Emergency offre servizi gratuiti di orientamento socio-sanitario, supporto infermieristico e psicologico e un “punto CUP” gratuito per aiutare chi ha difficoltà nella prenotazione di visite ed esami medici. Da ottobre a dicembre 2023, sono state supportate 58 persone ed erogate 122 prestazioni socio-sanitarie.
Gli ambulatori in Calabria fanno parte di Programma Italia, il programma con cui Emergency rende concreto il diritto alla cura sancito dalla Costituzione. Con i suoi ambulatori mobili e fissi, Emergency è presente anche in Sicilia nel ragusano, in Sardegna a Sassari, in Campania a Castel Volturno e Napoli, in Veneto a Marghera e in Lombardia a Milano e Brescia. Nel 2023 in Italia, sono state 9.715 le persone che si sono rivolte agli ambulatori di Emergency per cui sono state erogate gratuitamente 42.525 prestazioni socio sanitarie. Nello specifico sono state erogate 19.908 prestazioni di mediazione e consulenza socio-sanitaria; 10.887 prestazioni di medicina generale;8.512 prestazioni infermieristiche; 1.852 prestazioni odontoiatriche e 849 colloqui con lo psicologo; 363 prestazioni pediatriche.
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