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A Rende anche la nuova caserma dei vigili del fuoco e gli altri cantieri sono motivo di polemica

L’attacco di Laboratorio Civico su mancata rottamazione e tassazione alta: «E la toponomastica, intanto, può attendere»

Pubblicato il: 15/06/2024 – 20:55
A Rende anche la nuova caserma dei vigili del fuoco e gli altri cantieri sono motivo di polemica

RENDE «In questi giorni si susseguono inaugurazioni e la fine di alcuni cantieri avviati dalla nostra amministrazione: lunedì si aprirà finalmente la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, la scuola di Quattromiglia è di nuovo fruibile, l’asilo nido – il secondo realizzato dalla giunta Manna – quasi completato, le piste ciclabili che uniscono la nostra città dall’Unical a Cosenza oramai finite. Per non parlare della realizzazione del Polo museale e bibliotecario, oltre al piano di assunzioni e al potenziamento della rete viaria con lo svincolo di Settimo e City Port, collegamento tra lo svincolo autostradale e la zona industriale liberando dal traffico pesante via Marconi. Si pensi poi alla rifunzionalizzazione delle aree pubbliche delle piazze Matteotti e De Vincenti e alla riqualificazione nel centro storico con il recupero di Palazzo Bucarelli e dell’impianto sportivo di via Vanni sarà riqualificato». Così Laboratorio Civico.
Che continua: «Sempre per l’edilizia sportiva – ricordiamo che, non a caso, Rende è stata scelta come Città Europea dello Sport – in località Marchesino sarà realizzato un centro polisportivo inclusivo che sarà l’unica realtà del genere nel Sud Italia e la seconda a livello nazionale. Il luogo scelto per costruire il più grande centro polivalente andrà a riqualificare un’area che potrà così essere fruibile per tutti. Il centro, primo nel sud Italia, sorgerà nell’area verde compresa fra Via Carlo Alberto Dalla Chiesa e Via Adige e, ad esso, si accompagnerà una vasta opera di rigenerazione e riqualificazione urbana che, investendo l’area dell’ex Marchesino, consentirà la costruzione di un vero e proprio corridoio verde che si congiungerà al Parco Robinson garantendo continuità con il parco inclusivo più grande d’Europa, previsto da Agenda Urbana».
L’elenco di Laboratorio Civico non finisce qui: «Altro asse di sviluppo per la città messo in moto da questa amministrazione è il massiccio piano di efficientamento energetico che sta interessando tutta la città. Sostituire le vecchie luci e i globi con gli impianti a Led di ultima generazione consentirà non solo di risparmiare sulle bollette – si calcola il 70% della riduzione totale dei consumi -, ma migliorerà la qualità complessiva dell’illuminazione pubblica e offrirà nuovi servizi ai cittadini. Un lavoro, dunque, il nostro che farebbe di Rende una delle città più fiorenti del sud d’Italia. Nonostante gli attacchi subiti in questi anni, nonostante la crisi economica che attanaglia il nostro paese, nonostante il commissariamento, abbiamo costruito un modello di città, frutto di civismo e attaccamento ai valori di trasparenza. L’auspicio è che chi attualmente amministra Rende non prosegua nell’opera di regressione e degrado a cui stiamo purtroppo assistendo: si pensi alla mancata rottamazione quater e l’immediato effetto di una tassazione altissima segnalataci da residenti e commercianti».
Infine la richiesta «che sia completata la toponomastica con l’intitolazione di piazze luoghi e strade alle personalità più importanti del nostro territorio, dell’area urbana e nazionale. Aspettano in tanti: Jole Santelli, Nicola Calipari, Antonello Antonante, Franco Dionesalvi, i grandi medici Carlo Brancati, Fabio Rossi, Albino Lucente e tanti altri. La nuova toponomastica della zona industriale con gli imprenditori che la hanno realizzata, le personalità del centro storico. Un lavoro quasi completato che non può essere lasciato in un cassetto. Il ricordo delle nostre personalità merita attenzione e rispetto! I commissari lo sappiano e facciano sì che il comune sia la casa di tutti, non un’altra caserma, pressoché chiusa alle istanze dei cittadini».

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