ROMA Il processo in Ungheria a carico di Ilaria Salis è ‘sospeso’. Lo ha stabilito il giudice ungherese Jozsef Sós nel provvedimento con cui ha disposto oggi la liberazione dai domiciliari della 39enne, neo eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra. Lo spiega il legale italiano della donna, Eugenio Losco, che, in attesa di ricevere gli atti tradotti in italiano, si è fatto anticipare dal suo omologo ungherese i contenuti della decisione. L’ordinanza in ungherese in una decina di pagine è fondata sulla ‘comunicazione’, inviata negli scorsi giorni dal Ministero degli Esteri di Budapest con allegato l’elenco dei 76 parlamentari eletti a Bruxelles e Strasburgo per l’Italia. In base a ciò, il magistrato ha stabilito che Salis debba godere fin da subito dell’immunità parlamentare, fondando la decisione su una sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha sancito come lo status di parlamentari lo si raggiunga sin dal momento dell’elezione e non alla proclamazione e insediamento. Il giudice Sòs ha quindi disposto la scarcerazione e la sospensione del procedimento penale dove Salis rischia una condanna a 25 anni. Spetterà eventualmente all’autorità giudiziaria ungherese chiedere al nuovo Parlamento europeo la revoca dell’immunità. È previsto per oggi il rientro di Ilaria Salis in Italia. I dettagli del viaggio di ritorno dell’insegnante, eletta eurodeputata per Avs, non sono stati diffusi dalla famiglia per motivi di sicurezza, ma a quanto apprende LaPresse potrebbe non essere in aereo.
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