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Bonifica a Crotone, Barberio: «Sulla città si sta consumando “l’omicidio perfetto”»

L’ipotesi di “reato” contestata dal segretario del Pd è quella di volere favorire il progetto di Eni Rewind di tombare a Crotone i veleni

Pubblicato il: 16/06/2024 – 17:36
di Gaetano Megna
Bonifica a Crotone, Barberio: «Sulla città si sta consumando “l’omicidio perfetto”»

CROTONE Sulla città di Crotone si sta consumando “l’omicidio perfetto”. A sostenerlo è il segretario provinciale del Partito democratico pitagorico, Leo Barberio, che oggi ha diffuso una nota sulla convocazione della Conferenza dei servizi decisoria, fissata dal ministro dell’Ambiente per il prossimo 26 giugno, che dovrebbe individuare la soluzione per smaltire i veleni presenti nell’area industriale di Crotone. La riunione è stata convocata per stabilire in quale sito crotonese dovranno essere trasferite le scorie (anche radioattive), attualmente stipate nella discarica fronte mare. Nella sua nota Barberio lancia accuse pesanti nei confronti di Roberto Occhiuto, presidente della giunta regionale calabrese, del ministero dell’Ambiente e del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. Sono loro, a parere di Barberio, i protagonisti dell’accordo che si concluderà con “l’omicidio perfetto”. L’ipotesi di “reato” contestata dal segretario del Pd è quella di volere favorire il progetto di Eni Rewind di tombare a Crotone i veleni che, invece, dovrebbero essere trasferiti in discariche ubicate fuori dal territorio calabrese, così come prevede l’accordo sottoscritto il 24 ottobre del 2019 con la prima Conferenza dei servizi decisoria. “Le prove – scrive Barberio in una nota diffusa oggi – sono ormai chiare: il piano per permettere a Eni di lasciare le scorie della bonifica dell’ex Pertusola a Crotone è quasi completato” e “la conferenza dei servizi decisoria, programmata per il prossimo 26 giugno presso il MASE, sarà il teatro di questo “omicidio perfetto””. Eni Rewind ha chiesto di accantonare la prima decisione, quella della Conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre 2019 e lo ha ottenuto. “La documentazione – scrive Barberio – conferma la volontà di Eni Rewind di individuare siti per lo smaltimento dei rifiuti speciali tossici all’interno del comune di Crotone”. Senza citarlo, Barberio replica a quello che Voce ha scritto in un post su facebook. In questo post Voce nega che vi sia in atto il progetto e il proposito di autorizzare la discarica di Giammiglione proposta dall’imprenditore abruzzese Guglielmo Maio e Barberio, fa riferimento al contenuto del dispositivo della convocazione della riunione del prossimo 26 giungo. “Dove sta scritto?”, chiede Voce nel suo post e Barberio cita il testo della convocazione della Conferenza dei servizi decisoria del prossimo 26 giungo nel quale, appunto, il ministero dell’Ambiente a pagina 6 scrive della nota della società Maio Guglielmo Srl e del “documento inerente alla realizzazione dell’impianto in località Giammiglione”.
“Un tentativo – scrive Barberio a proposito del progetto Maio – rigettato per ben sette volte negli ultimi 20 anni”. Il progetto, però, ritorna a galla grazie “alla recente adozione del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti da parte della Regione Calabria, il 13 marzo 2024, che unita alla richiesta di variazione del POB Fase 2, il 15 marzo 2024, apre una breccia per la realizzazione di una nuova discarica”. Succede che “il MASE, senza alcun parere dagli enti locali, sembra già dare per scontata la creazione di una discarica di cinque milioni di tonnellate di rifiuti, una decisione che implicherebbe gravi conseguenze per la comunità crotonese”.
Continuando. Berberio aggiunge: “Il Pd, insieme ai consiglieri della minoranza del consiglio regionale, sta attivamente cercando di modificare il Piano regionale dei rifiuti”. Si intende impedire “l’omicidio perfetto” “attraverso la convocazione di una seduta del consiglio regionale ad hoc”. La “richiesta congiunta di tutti i consiglieri di minoranza” è stata depositata da tempo “ma il presidente del consiglio regionale; Filippo Mancuso, e la Giunta guidata da Roberto Occhiuto cercano di posticipare la seduta mostrando una complicità che non possiamo tollerare”. Se il consiglio regionale dovesse, prima del prossimo 26 giugno, modificare il Piano dei rifiuti nella parte che favorisce il progetto di Eni Rewind di lasciare a Crotone i veleni, la narrativa della bonifica cambierebbe totalmente. In questo ogni decisione dovrebbe essere presa nel rispetto del contenuto della Conferenza decisoria del 2019.
“Il Sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha dichiarato che “ENI non deve nulla alla città di Crotone”, – continua Barberio – non ha preso una posizione chiara, preferendo pubblicare solo ciò che gli conviene, come la richiesta del MASE di avere una risposta alle sue interpellanze, nascondendo, però, la risposta di ENI pervenutagli lo scorso 28 maggio”. Secondo Barberio, quindi, “l’unica soluzione per proteggere Crotone è modificare il Piano Regionale dei Rifiuti prima del 26 giugno”. “Non dobbiamo ascoltare la propaganda di Voce e Occhiuto – scrive ancora il segretario del Pd – che propongono una nuova legge per modificare il fattore areale, una misura che arriverebbe troppo tardi per fermare la creazione della discarica di Giammiglione. Con la modifica del Piano Regionale dei Rifiuti, possiamo rafforzare l’accordo del 2019 che obbliga Eni a smaltire i rifiuti fuori dalla regione”. Dal canto suo “il Partito Democratico continuerà a lottare per il benessere e la salute dei cittadini di Crotone, opponendosi a ogni tentativo di sfruttare il nostro territorio per interessi economici a scapito della nostra comunità”.
Concludendo, Barberio scrive: “Se la conferenza dei servizi decisoria del prossimo 26 giugno dovesse approvare le modifiche al POB fase 2 lasciando i rifiuti a Crotone procederemo per vie legali delegando all’avvocato Pitaro, che segue gli aspetti legali della vicenda, il ricorso al Tar. Non lasceremo che si possa perpetrare una tale ingiustizia ai danni dei cittadini di Crotone”.

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